BUSTO ARSIZIO – A introdurre le attività della Provvidenza sono state le note della “Turandot” di Giacomo Puccini, opera ambientata a Pechino: dopo quelle dal Giappone e Germania, oggi, lunedì 13 dicembre, una delegazione dalla Cina ha visitato la casa di riposo di Busto Arsizio. Alla presenza di Ambrogio Gobbi, presidente della fondazione, e con l’aiuto di Giulia Randazzo, sales manager di Essity che ha fatto da interprete, il direttore Luca Trama ha illustrato a Ronglu Qing e Serena Nie del Vinda Innovation Centre di Shangai le caratteristiche dell’istituto.
Un rapporto di quasi uno a uno
«L’attività che svolgiamo ha avuto inizio 140 anni fa: il servizio offerto dalla Provvidenza, dedicato ad anziani autosufficienti e non, esiste infatti dal 1879, e procede con lavori di manutenzione continui e costanti. In questo momento nella casa di riposo si trovano 400 ospiti e 380 operatori, con un rapporto di quasi uno a uno», ha esordito Trama che, attraverso le slide proiettate, ha presentato i servizi di rsa, casa albergo, hospice e a domicilio.
È stato quindi interrogato su come e quanto sia cambiata la struttura: «In origine c’era solo l’area in cui ci troviamo ora, il nuovo padiglione ha invece cinquant’anni. Settimana scorsa abbiamo aggiunto sette posti in più: tuttavia in questo momento la tendenza è sempre più assistere il cittadino a domicilio».
L’esigenza crescente di posti letto
Qing e Nie sono state poi accompagnate a visitare la casa albergo e altri settori della Provvidenza. Alla domanda se esistano strutture analoghe in Cina, hanno spiegato: «Ci sono, sebbene non siano così antiche: è stupefacente che da 140 anni venga offerto, e arricchito, questo servizio. Nel nostro Paese, alla luce del graduale invecchiamento di una parte sempre più ampia della popolazione, c’è una crescente necessità di posti letto: il governo sta incentivando le nuove realtà in questo ambito».
