Pulizie a Malpensa, l’allarme dei sindacati: «Minaccia di esuberi occupazionali»

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MALPENSA – In Italia la curva dei contagi non accenna a diminuire, e questo preoccupa tutti i settori commerciali, in particolare quello aereo. E con la diminuzione dell’attività a Malpensa scatta l’allarme dei sindacati: «Temiamo degli esuberi occupazionali per i lavoratori delle imprese di pulizia. Bisogna proteggerli».

Un presidio per valere i diritti dei lavoratori

Sarà questo il monito che i sindacati Cgil-Filcams, Cisl Fisascat, UilTrasporti di Varese porteranno nel presidio a Malpensa del prossimo lunedì 19 ottobre. Le lavoratrici e i lavoratori Dussmann e Spd si ritroveranno alla porta 1 del Terminal 1-Arrivi, dalle 11.30 alle 14 (per chi finisce il turno 6-14) e dalle ore 14 alle ore 16.30 (per chi inizia il turno 14-22).

Meno voli, meno occupazione

Al centro della mobilitazione ci sarà la situazione critica dello scalo della brughiera con le difficoltà relative alle pulizie. Un problema determinato dal crollo dei passeggeri e dalla chiusura temporanea del T2 che sta creando tensione nell’appalto del pulimento, con diminuzione dei presidi e la riduzione dei lavoratori impiegati nel servizio. «Una situazione che porta a una minaccia di esuberi occupazionali, ma anche trasferimenti unilaterali e non concordati. Una condizione inaccettabile», dicono i sindacalisti.

Dai datori di lavoro solo parole

Oltra a ciò, si discuterà anche dal mancato rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Pulizie/Multiservizi. «Dopo 7 anni, le dichiarazioni di disponibilità a concludere il rinnovo del Contratto Nazionale da parte delle associazioni datoriali sono soltanto parole. Non ci sono comportamenti concreti», sottolineano i sindacati. Che spiegano poi che con la pandemia molte imprese hanno aumentato i fatturati, ma «invece di riconoscere il giusto rinnovo del contratto, mettono in discussione diritti e retribuzioni».

L’assemblea e il presidio a Malpensa del prossimo lunedì 19 ottobre guardano, in prospettiva, alla manifestazione nazionale a Roma dei 600 mila lavoratori del comparto multiservizi in programma mercoledì 21 ottobre.

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