Quando l’uomo morsica il cane

favola principe busto

di Gian Franco Bottini

Due turisti tedeschi rapinano un napoletano. La notizia di qualche giorno fa oltre ad averci  sorpreso per la rilevanza datagli  dai maggiori quotidiani nazionali ci ha particolarmente  indispettito per  lo stupore e l’esagerata ironia utilizzata da questi ultimi , quasi fosse  la proverbiale notizia dell’uomo che ha morsicato il cane.
E’ la nostra classica capacità di farci del male  per poi lamentarci se qualche “foresto”, i tedeschi in particolare, ironizza o satireggia su di  noi, qualche volta anche al limite dell’insulto.
Certamente  con i tedeschi ,negli ultimi tempi, non abbiamo rapporti idilliaci anche se l’estate che si avvicina riaggiusterà molto le cose, perché sole, mare, piadina,balere  e pedalò daranno il loro contributo  nel tentare di creare l’agognata  “Europa dei popoli “.
Da sottolineare in proposito l’opinione del   Zanza, mitica figura riccionese, che esterna il suo stupore nel verificare questa  animosità teutonica nei nostri confronti , stupore che motiva con il fatto che in fondo  noi e i tedeschi  siamo quasi parenti perché,a suo dire, i bagnini romagnoli sono da sempre  volonterosi  partecipanti  alla  crescita demografica germanica.
Tralasciando  comunque  la suddetta azzardata opinione  , non si può negare che sulla nostra capacità di farci male da soli, lamentandoci  però degli altri e in particolare dell’Europa,si   può  mettere insieme una vera  galleria di esempi. Fra tutti ce ne è uno, che da tempo ci perseguita  ma sul quale  una gran parte di mea culpa la dobbiamo addebitare proprio a  noi stessi.
Ci riferiamo al continuo , crescente, oneroso e penalizzante carico burocratico a fronte di leggi e regolamenti ( molti europei) che va a gravare sulle nostre attività economiche, prevalentemente quelle  del nord.  . Si parla  di normative su  sicurezza, igiene, impiantistica, privancy e quant’altro che, solo qualche metro al di là dai  nostri confini, trovano una applicazione ben lungi dall’essere  quella assillante,pedissequa ,cavillosa, spesso punitiva  e alla fine molto  costosa che troviamo a casa nostra.
Il motivo stà unicamente in una ben nota caratteristica della nostra burocrazia che ,  in questo come in altri casi ,  si dimostra spesso unicamente autoreferenziale e tesa  alla conservazione di un potere vessatorio. E’ un annoso e verificabile problema  di casa nostra, al quale solo noi possiamo porre rimedio.
Dalle sponde del Reno, sempre per schernirci, qualcuno  dice che la nostra lagnosa  e ricorrente  ricerca  dell’avversario “straniero” ,trova motivazione nella  necessità di stimolare un orgoglio nazionale rimasto orfano delle sollecitazioni che una volta ci forniva  la nazionale di calcio. Può starci,  ma allora da parte nostra sarebbe opportuno avere  una maggiore attenzione  su alcune scelte simboliche   che, se sottovalutate,  aprono  il varco allo sfottò  o  fors’ anche ad un ben più grave  danno di immagine. Come per  esempio quella di  non  mettere a disposizione del  nostro Primo Ministro un’auto di servizio  di un modello  fra i molti prestigiosi di produzione italiana, anziché mostrarlo su tutte le televisioni  internazionali scarrozzante, su e giù per il Quirinale, a bordo  di un mezzo  di chiara e pura razza ariana.
Certamente la cosa non avrà influito sullo Spread, ma bisogna  comunque rendersi conto che, di questi tempi, parlare troppo e a vanvera e non curarsi di alcuni dettagli per noi ha sempre un costo.

Bottini cane uomo – MALPENSA24