Romano (NpS): «Basta spaccio nei boschi di Quinzano. Si intervenga subito»

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SUMIRAGO – Da una parte «sul territorio di Sumirago le postazioni dello spaccio sono in netto aumento», dall’altra «l’abbandono indiscriminato di rifiuti». Il consigliere di minoranza Stefano Romano (Noi per Sumirago) a gamba tesa sui boschi di Quinzano. Lo fa dopo «una domenica diversa (20 novembre, ndr) passata in un angolo di natura da preservare e tutelare, da assaporare da soli mentre si fa una corsa o con la famiglia a raccogliere le castagne». Ma, dice, «oggi c’è paura e la paura allontana le persone da quei luoghi che diventano facile preda del degrado e del malaffare».

I boschi

Romano parla di «bivacco dello spaccio», sottolineando che è «una zona ormai frequentata in modo assiduo da spacciatori e relativi clienti». Lo scenario: «Non molto lontano, a un paio di metri dal ciglio della strada, un cumulo di sacchetti abbandonati, putridi con avanzi di cibo, qualche padella, lattine e una ruota di un’auto. L’area è sempre più in mano alla microcriminalità e alla inciviltà». A cui si aggiungono: «Un tronco d’albero posto di traverso, ombrelli, un secchio e tante bottiglie di birra sparse». Un quadro presentato dopo una giornata in cui «persone volenterose, guanti alla mano e tanta buona volontà, si sono dedicati alla pulizia e alla cura del proprio territorio». Organizzati in gruppi hanno seguito il ciglio della strada per raccogliere «quello che per qualcuno era meglio lanciare dal finestrino piuttosto che smaltire nella pattumiera di casa».

«La tenacia contro l’indifferenza»

Fino a entrare nei boschi di Quinzano, dove «un sentiero di bottiglie di birra portava a un tronco, con un secchio capovolto tipo sgabello: dietro, nascosti sotto il fogliame, c’erano ombrelli di varie misure, segno che la manovalanza dello spaccio lavora anche in condizioni atmosferiche impervie». E ancora: «Nel gruppo c’è chi lamenta che i boschi non sono più sicuri per la presenza degli spacciatori, un angolo di paradiso in mano alla malavita». E conclude: «I volontari di associazioni locali e comuni cittadini si prodigano con costanza nel ripulire, raccogliere, riempire sacchetti pur consapevoli che tra qualche giorno la situazione tornerà di nuovo come prima. La tenacia contro l’indifferenza».

Il commento di Romano

Le parole Romano:

Risolvere il problema non è semplice, né immediato. Gli interventi delle Forze dell’Ordine sono un primo passo, un passo che il Gruppo Consiliare Meloni – Noi per Sumirago sollecita da tempo. Mentre in altre realtà limitrofe le continue retate hanno portato a una drastica riduzione del fenomeno, sul territorio di Sumirago le postazioni dello spaccio sono in netto aumento. In zone buie e poco frequentate, in tempi rapidi, avvengono gli scambi tra le dosi e il denaro. E’ necessario un intervento immediato da parte degli organi competenti. La situazione non è più procrastinabile.

Per quanto concerne l’abbandono indiscriminato di rifiuti va affrontato direttamente dall’Amministrazione Comunale con un maggior ricorso a strumenti di videosorveglianza come le fototrappole, strumenti in uso in tanti Comuni e che in molti casi hanno portato già a una netta riduzione del fenomeno con l’individuazione dei colpevoli.

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