Radice: «Grazie ai legnanesi, ora al lavoro». Omaggio a Falcone e Borsellino

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LEGNANO – «Grazie. Grazie 12.000 volte ai cittadini di Legnano che hanno apprezzato la nostra proposta di governo e accordato la loro fiducia a un programma innovativo, per far ripartire la città e girare pagina dopo il bruttissimo anno e mezzo che ci lasciamo alle spalle». Si apre così la lettera aperta che il neosindaco di Legnano, Lorenzo Radice, rivolge ai legnanesi. Rivelando un aneddoto: «E grazie alle oltre 2.000 persone che mi hanno scritto in privato nelle prime 24 ore. Ci ho tenuto a rispondere a tutti, anche solo con un semplice ma profondo “grazie”, perché la nostra vittoria è la loro vittoria. È una gratitudine, quella verso chi ha creduto alla nostra proposta, che va di pari passo alla responsabilità che sento, perché so bene che da oggi dovremo cominciare a restituire con il nostro lavoro la fiducia ricevuta dagli elettori per realizzare il programma. Ai legnanesi che non ci hanno votato ribadisco che la nostra proposta di governo della città non era contro qualcuno; la volontà di governare con la comunità significa ascoltare tutti. L’abbiamo fatto in campagna elettorale, continueremo a farlo adesso».

«Avanti nella logica del patto civico»

A Radice «non importa», spiega, «aver dimostrato che la scelta di non fare apparentamenti al ballottaggio abbia comunque portato alla vittoria» e ribadisce l’apertura al dialogo con «tutte le forze politiche, nella logica di quel “patto civico” che abbiamo proposto nei giorni scorsi. Conclusa la campagna elettorale – prosegue – è arrivato il momento di affrontare i problemi della città, a cominciare da quelli sociali ed economici che l’emergenza pandemica ha posto e porrà. Per farlo nel migliore dei modi serve il contributo di tutti, di chi dalle urne è uscito vincitore come di chi ha perso, perché Legnano deve essere la città di tutti i legnanesi. L’ultimo ringraziamento che voglio fare è quello al gruppo di volontari che mi ha supportato nella campagna elettorale, fra i quali tanti giovani. Questa – conclude Lorenzo Radice – è una delle note più positive dell’esperienza appena conclusa, per avere avvicinato tante persone alla politica vera e creato un gruppo nuovo nel centrosinistra legnanese che costituirà una risorsa per la città negli anni a venire».

Mandato si apre nel segno della legalità e della Resistenza

Comincia con un gesto simbolico il mandato amministrativo del nuovo primo cittadino legnanese, che invita i consiglieri comunali appena eletti e i cittadini alle ore 18.00 di oggi, mercoledì 7 ottobre, per la deposizione di due mazzi di fiori nel parco Falcone-Borsellino: uno sotto il cartello che riproduce la foto dei due magistrati vittime di stragi di mafia, l’altro alla fontana dedicata ai caduti nella lotta di Liberazione. «Voglio cominciare il mio mandato – afferma – rendendo omaggio, a nome della città di Legnano, a persone che incarnano quei valori che sono stelle polari irrinunciabili per una società civile: la legalità, nelle figure dei due magistrati che hanno perso la loro vita per l’impegno nel contrasto della criminalità organizzata, e la Resistenza, fondamento dell’Italia repubblicana e cui si ispira la nostra Costituzione. Penso sia un segno importante e doveroso ritrovarsi intorno a esempi che devono farci da guida nella vita di tutti i giorni e, nel caso mio e dei consiglieri comunali, nell’amministrare una città il cui nome è comparso ancora di recente in indagini sulla criminalità organizzata e che è stata insignita della medaglia di bronzo al valor militare per la lotta di Liberazione».

Al neosindaco di Legnano Lorenzo Radice gli auguri di buon lavoro di Pd e M5s

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