Reddito di cittadinanza a Varese, Invidia (M5S): «Tocca ai Comuni attivare progetti»

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VARESE – Da quando è stato introdotto il reddito di cittadinanza non ha fatto altro che creare discussioni, e le critiche sono arrivate da tutti gli schieramenti politici. Tranne, chiaramente, dal movimento Cinque stelle, il cui deputato Niccolò Invidia sostiene l’importanza della misura, esortando le amministrazioni della provincia di Varese a implementare i progetti di utilità collettiva.

Grazie al reddito di cittadinanza 200 mila posti di lavoro

In provincia di Varese sono 7.543 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, ma sono solo 400 i comuni in Italia ad aver attivato i cosiddetti Puc, progetti di utilità collettiva previsti dalla legge, per dare un impiego dignitoso a chi ottiene l’aiuto economico. «So che questa misura è stata molto criticata, soprattutto perché innovativa per il nostro paese, ma ha dato fin da subito risultati positivi», dichiara Invidia. «Se guardiamo i dati, infatti, nonostante il lockdown, sono 200 mila i lavori creati per i percettori del reddito».

Spetta ai Comuni attivare i Puc

Dati destinati ad aumentare, poiché il Movimento Cinque stelle vuole che il governo attivi la fase 2, per implementare l’utilizzo dell’app, che permetterà un controllo incrociato tra i dati dei percettori e le offerte di lavoro, permettendo così il loro reinserimento nel modo del lavoro. Secondo l’onorevole, però, affinché il successo della misura si affermi, però, è necessario che i progetti di utilità collettiva vengano attivati. «Il governo farà la sua parte, ma ora tocca ai Comuni».

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