Regionali, giallo milanese in Lombardia ideale. In consiglio entra l’ottavo varesino?

Luca Marrelli

VARESE – A Milano scoppia il “giallo Ferraro”, che potrebbe portare al Pirellone un consigliere varesino in più rispetto ai sette eletti, seppur candidato a Milano. Si tratta di Luca Marrelli, in corsa tra le fila di Lombardia Ideale nel capoluogo dopo che gli sono state “chiuse” le porte per un posto tra gli otto varesini. Marelli risiede in provincia di Varese e lavora nella Città Giardino. Ma andiamo con ordine, perché il profilo di Marrelli è curioso e ancor di più, qualora andasse in porto, il suo ingresso in consiglio regionale.

Consigliere “in sospeso”

Partiamo dall’eletto, Carmelo Ferraro, che per il momento è “in sospeso”. Ferraro ha incassato a Milano e provincia 1.200 voti di preferenza. E’ direttore generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, è presidente di Piattaforma Milano, un contenitore politico di centrodestra ed è stato nominato proprio dalla Regione Lombardia nel Consiglio d’amministrazione della “Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Ed è proprio questa carica il granello di sabbia che ha inceppato il meccanismo dell’elezioni. O meglio, più che la carica ricoperta, è la data (si dice siano state recepite troppo sotto le urne) delle dimissioni, che è al vaglio della giunta delle elezioni.

Ripudiato a Varese eletto a Milano

Torna quindi in corsa Luca Marrelli, genitori calabresi, nato a Tradate, sindaco in carica a San Mango d’Aquino (paese in provincia di Catanzaro), dipendente del Ministero della Giustizia e attualmente in servizio alla Procura del Tribunale di Varese. Qualche lombardo ideale varesino, racconta che Marrelli, avrebbe dovuto essere candidato in lista a Varese, ma che (come per Lunghi) di spazio non ce n’era. E quindi la sua candidatura è stata “dirottata” su Milano. Dove, per altro, ha messo a segno un performance di primissimo piano: 633 preferenze e primo dei non eletti. Pronto al subentro però.

Marelli, il cui mandato da sindaco scade a giugno, non sarebbe nemmeno incompatibile poiché guida un Comune di un’altra Regione. E a raccontare la strana e “folle” campagna elettorale meneghina è proprio Marelli: «Per un mese mi sono concentrato e ho fatto il pendolare a Milano. Ho parlato a più cittadini che potevo e la mia campagna è stata tutta porta a porta. Anzi, devo dire che se avessi avuto ancora qualche settimana a disposizione il mio risultato sarebbe stato ancor più sorprendente». A Milano, dove a inizio campagna non lo conosceva nessuno. A Varese invece sarebbe stata (probabilmente) tutta altra storia.

Ma torniamo al suo ingresso al Pirellone, che potrebbe avvenire tra un paio di mesi. Se ciò dovesse accadere, Luca Marrelli, “milanese” di elezione, andrebbe a rimpolpare la truppa dei consiglieri varesini poiché il suo Comune di residenza è Venegono Superiore.