Renzi al Santuccio sfotte i grillini e punge la Lega: «E’ il partito del reddito»

Da sinistra: Licata, Renzi, Galimberti, Librandi e Gadda

VARESE – Il governo Draghi, «dura, perché te li vedi i grillini che mollano il posto?». Ma anche Italia viva, lo stato di salute del partito e le possibili future alleanze: «Con ci alleiamo? Vediamo anche cosa fanno gli altri. Anche i partiti del centrodestra». Matteo Renzi prima di andare al Santuccio si ferma ai Giardini Estensi per un saluto al prefetto Salvatore Pasquariello. E quando arriva il sindaco Galimberti dice: «Ma quanto è figo questo posto. Sono venuto diverse volte a Varese, ma nessuno mi aveva mai portato qui». E poi l’abbraccio con Gianfranco Librandi, in mezzo a via Sacco, dove il politico fiorentino gli sfila la cravatta: «Eh no, la cravatta proprio no».

Il siparietto della cravatta in via Sacco

Perché il governo Draghi reggerà fino alla fine

Lo show di Matteo Renzi, in città per presentare “Il mostro”, il suo ultimo libro, inizia appena scende dall’auto. L’ex premier, oggi alla guida del plotoncino di Italia viva, saluta i ”suoi” referenti varesini: la deputata Maria Chiara Gadda, il sindaco di Lozza Giuseppe Licata e dimostra di non aver perso la vena ironica. Certo toni e profilo sono più bassi rispetto a quando surfava sull’onda della rottamazione, ma il gusto di assestare la stilettata non l’ha perso. E anche le location sono ben differenti nella capienza rispetto al Politeama e al Vela. Il Santuccio però e pieno. E accoglie Renzi con un lungo applauso.

E così mette nel mirino i grillini che non mollano i posti e «terranno su il governo fino alla fine», il ministro degli Esteri e la Lega: «Il reddito di cittadinanza l’ha voluto quello statista di Di Maio. E quando dico “statista” è una battuta. Ma è stato votato dai leghisti. Proprio ieri ero alla scuola politica della Lega e loro, i leghisti, mi hanno detto che a loro il reddito di cittadinanza non piace. “Ma l’avete votato voi”, gli ho detto».

Le alleanze di Italia viva

E Italia viva? «Siamo un partito che si distingue per la buona politica e la buona amministrazione. Cosa faremo? Vediamo anche con chi si alleano gli altri. Il Partito Democratico, tranquilli, mollerà i Cinque stelle. E non escludo che anche il centrodestra possa cambiare in qualche modo».