Riaprono le scuole ma Lombardia non si è ancora organizzata per i tamponi rapidi

tamponi rapidi de rosa

L’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, ha bocciato la nostra richiesta (e la mozione del consigliere, Gregorio Mammì) di impegnarsi nello stilare un protocollo che prevedesse l’utilizzo dei tamponi antigenici, o rapidi, come metodo di screening in vista della ripresa dell’anno scolastico, perché sostiene che Regione sia già al lavoro in questo ambito. Purtroppo il fact-check fra le parole di Gallera e la realtà è, ancora una volta impietoso.

La settimana prossima gli studenti e gli insegnanti torneranno in aula e oggi Regione pensa di approntare la gara per il bando dei tamponi rapidi, senza però aver ancora organizzato un sistema per farli? Non esiste una delibera, un protocollo, ancora una volta, come per i test negli aeroporti, Regione Lombardia è in ritardo. È evidente come queste cose andassero preparate prima.

Quando si tratta di scuola e salute il bene comune è superiore alle divisioni politiche. Noi ci siamo e, come Movimento Cinque Stelle, siamo pronti ad appoggiare scelte anche coraggiose per evitare il peggio, come utilizzare tamponi rapidi come primo screening, pur sapendo che sono ancora sperimentali. Il concetto è lo stesso che ripetevamo quando chiedevamo alla maggioranza l’utilizzo di massa dei test sierologici. Meglio separare subito gli individui negativi, dai possibili contagiati. Al fine di evitare possibili lockdown indiretti con chiusura di classi prima e famiglie poi. Quindi verificare la diagnosi con il tampone classico, quello per la ricerca del Rna virale. Occorre che la maggioranza questa volta ascolti e si muova.

Massimo De Rosa
(Consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle)

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