Rifiuti smaltiti illecitamente in una cava di Nerviano: 3 arresti e 26 indagati

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NERVIANO – Cinque misure cautelari, 26 persone indagate e beni sequestrati per 16 milioni di euro. Sono i numeri dell’operazione svolta oggi, giovedì 21 luglio, dai Carabinieri Forestali in esecuzione di una ordinanza del gip di Milano dopo la scoperta che una cava di estrazione di sabbia a Nerviano, già sottoposta a sequestro preventivo lo scorso novembre, era utilizzata per smaltire illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti terrosi e provenienti da demolizioni edilizie. I rifiuti venivano sepolti e riutilizzati illecitamente.

Tracciati più di 800.000 mc di rifiuti, anche da Turbigo

Le misure cautelari comprendono 3 arresti domiciliari, un obbligo di dimora e un obbligo di firma. Agli arrestati è contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata all’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti e all’inquinamento ambientale: quest’ultimo reato riguarda centinaia di migliaia di cavi elettrici bruciati e reimpiegati.

L’indagine, avviata nel 2020 e coordinata dalla Dda di Milano, ha consentito di tracciare più di 800.000 metri cubi, equivalenti a oltre un milione e mezzo di tonnellate, di rifiuti terrosi e da demolizione smaltiti in maniera illecita all’interno della cava. Tali rifiuti provenivano da diversi cantieri, non solo del Milanese ma anche da altre regioni: fra gli altri, dai cantieri autostradali di Genova Est e da opere di risistemazione della centrale elettrica di Turbigo.

De Corato: «Efficaci droni e fototrappole»

Per l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, «da tempo, purtroppo, in Lombardia la criminalità organizzata tenta d’infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale in difficoltà, complice anche la crisi pandemica. La complessa filiera dei rifiuti urbani, dalla raccolta allo smaltimento e al riciclo, rientra fra i business prediletti dalle organizzazioni mafiose nella nostra regione. Per questo Regione Lombardia nel corso degli anni si è attivata, nei limiti delle sue competenze, per il contrasto dell’attività di smaltimento e traffico illecito di rifiuti, varando una serie di misure a tutela della legalità.

«La Polizia Locale può offrire il suo contributo nella battaglia contro il business illegale: la Regione da anni sta sensibilizzando le Amministrazioni locali e sta promuovendo l’istituzione di Nuclei di tutela ambientale della Polizia Locale. In aggiunta a ciò, tramite appositi bandi abbiamo offerto ai Comandi lombardi la possibilità di acquistare strumentazioni fondamentali per combattere il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti, come fototrappole, droni e sistemi di videosorveglianza. È necessario mantenere alta l’attenzione su questo fenomeno – conclude De Corato – perché pericoloso, oltre che per l’ambiente, anche per la salute e l’economia».

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