Rischio idrogeologico, gli interventi della Comunità Montana del Piambello

rischio idrogeologico
Gli effetti di uno smottamento avvenuto a Brusimpiano lo scorso 28 luglio

ARCISATE – Negli ultimi anni gli effetti dei cambiamenti climatici si sono fatti sentire in modo tangibile nelle valli del varesotto. Diversi casi di precipitazioni intense hanno colpito diversi comuni, causando smottamenti e frane. La Comunità Montana del Piambello sta coordinando una serie di interventi per risolvere alcune situazioni critiche ponendo un freno al rischio idrogeologico. Numerosi i cantieri aperti e in vista.

Le attività in corso

A fare il punto sulle attività in corso è il presidente della Comunità Montana Paolo Sartorio. «Partirà a breve un intervento a Cugliate Fabiasco sulla zona del torrente Valmartina – annuncia – per un importo di 600mila euro. Per la stessa zona abbiamo ricevuto un altro finanziamento da 1 milione e 200mila euro dalla Regione». Sempre da Milano sono stati stanziati anche 400mila euro per lavori tra Brusimpiano e Marzio sul torrente Trallo. Il Comune di Brusimpiano è osservato speciale: un altro intervento si svolgerà infatti a tutela della strada provinciale che conduce verso Porto Ceresio, dove lo scorso 5 ottobre si è verificato uno smottamento che ha causato la chiusura al traffico. «Destineremo due finanziamenti del Bim per un totale di 250mila euro – spiega Sartorio – l’ente attuatore sarà l’amministrazione comunale. Ogni volta che piove più del normale scendono delle colate detritiche di grosse dimensioni che minacciano la strada: dobbiamo cercare di renderla sicura».

Interventi anche a Ghirla e Viconago

Ma la lista degli interventi in corso e al via in ambito di rischio idrogeologico non si ferma qui: un altro lavoro è previsto nel Comune di Valganna, nella frazione di Ghirla. 250mila euro l’importo dell’intervento che riguarderà un’area nei pressi della piazza principale, lungo il torrente Boggione. Infine un’altra opera è in rampa di lancio a Cadegliano Viconago, nella frazione di Viconago sulla valle del Rio Bovo. In questo caso si tratta di una spesa di 200mila euro. «A queste attività – osserva Sartorio – stiamo dedicando molte energie e finanziamenti, che peschiamo da diversi bandi e sulle iniziative promosse in autonomia da Regione Lombardia che ci chiede di fare gli attuatori». Un lavoro molto impegnativo, che vede gli uffici della Comunità Montana del Piambello, che ha sede ad Arcisate, sempre in prima linea. «È miracoloso riuscire a fare tutto ciò con solo due dipendenti».

Le competenze della Comunità Montana

Paolo Sartorio«L’obiettivo è andare a prevenire sui territori che sono a rischio – continua il presidente – noi abbiamo la competenza sulla tutela del territorio e del vincolo idrogeologico, poi abbiamo anche la competenza su reticolo idrico minore e quella forestale. E per il reticolo idrico principale Regione Lombardia ci dà i finanziamenti in maniera tale che siamo noi a spenderli e a fare gli interventi. C’è una quantità di competenze e bisogni davvero importante». Un’insieme di attività che spesso all’esterno non si conoscono, ma che sottolinea l’importanza per il territorio di un ente come la Comunità Montana. «Nessuno si immagina la quantità di lavoro che si sta facendo – conclude Sartorio – c’è chi vede la Comunità Montana come era 30-40 anni fa, come una specie di super Pro Loco che organizza manifestazioni, ma c’è molto di più».