Ristoranti in zona rossa, Coldiretti Varese lancia l’allarme: «Fatturato azzerato»

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VARESELa Lombardia è entrata in zona rossa da poche ora e in provincia di Varese «sono già arrivate disdette a valanga degli ordinativi per i ristoranti», denuncia Coldiretti. Preoccupata per l’effetto nefasto che le restrizioni avranno sugli oltre 4 mila esercizi ristorativi della provincia.

Un italiano su 4 in lockdown

Come preannunciato, anche la provincia di Varese si è risvegliata oggi, venerdì 6 novembre, nella temuta “zona rossa”, quella con le misure più restrittive. Il lockdown colpisce oltre 1 italiano su 4, ovvero il 27% di tutto il paese e Coldiretti ha effettuato una prima analisi sull’impatto economico e sociale delle misure decise dal nuovo Dpcm nelle regioni rosse, tra cui anche la provincia di Varese.

Allarme per i ristoranti

La Lombardia è una delle regioni con il maggior numero persone che mangiano fuori casa, con oltre 51 mila locali di ristorazione, «che ora si trovano a soffrire per effetto delle misure di restrizione», avvertono da Coldiretti. Una sofferenza che sarà ancora più accentuata per la provincia di Varese, dove la chiusura degli oltre 4 mila locali di ristorazione «provocherà un effetto a catena pesantissimo per l’intera filiera agricola e agroalimentare», come rimarca il presidente della Coldiretti Varese, Fernando Fiori.

Fatturato annullato

«Il fatturato annuale degli oltre 86 mila ristoranti, bar, mense e pizzerie delle quattro regioni della zona rossa, che di solito di attesta ai 22 miliardi è ora praticamente azzerato. Una difficoltà che si trasferisce direttamente lungo tutta la filiera a causa del taglio delle forniture di alimenti e bevande colpendo le aziende agricole ed alimentari per le quali è necessario prevedere adeguati ristori».

 La Lombardia traina l’Italia

Una situazione estremamente critica quella dipinta da Coldiretti, che mette anche in evidenza l’importanza strategica della regione Lombardia e della provincia di Varese. «Nelle quattro regioni interessate si produce circa un terzo del Pil nazionale e la Lombardia, con il 22% detiene il primato nazionale. Si tratta di una componente determinante dell’economia del paese che traina occupazione e investimenti lungo tutta la penisola, dall’industria al commercio fino all’agricoltura che in queste aree rappresenta una realtà strategica del sistema produttivo».

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