Rogora: «Da Busto un milione l’anno per il trasporto pubblico. Da M5S propaganda»

BUSTO ARSIZIO – «Siamo una città che investe un milione di euro all’anno sul trasporto pubblico, di cui 300mila euro per le compensazioni per gli studenti. E i 500mila euro di cui parla il M5S non li ha visti. Ma io non ci sto alla strumentalizzazione di chi si sveglia solo ora, dopo 5 anni di silenzio, per fare campagna elettorale». È un fiume in piena l‘assessore alla viabilità Massimo Rogora, in risposta alle polemiche sulla riunione della commissione congiunta territorio/educazione dedicata al tema del trasporto scolastico. «Fosse per me ci sarebbero già linee modificate, i capolinea alle stazioni, pulmini elettrici e app per il servizio a chiamata – ammette l’assessore leghista – ma mi devo adeguare alle regole e all’agenzia di bacino che ha predisposto una gara europea, più volte rinviata anche per il Covid. Da tre anni chiedo interventi, ma non avrebbe senso per Stie investire oggi se poi la gara se la aggiudica qualche altra compagnia. Ma i grillini questo dovrebbero saperlo».

«Non devo chiedere scusa a nessuno»

L’assessore alla viabilità Massimo Rogora non indietreggia di un millimetro rispetto a quanto affermato in commissione: «Non devo chiedere scusa a nessuno. Rimango basito dal fatto che si possa convocare una commissione, sprecando soldi pubblici per gettoni di presenza e straordinari del personale e facendo arrivare da Como i rappresentanti dell’agenzia di bacino, sulla base di cose lette sulla stampa. Quando è da marzo che faccio tavoli per la mobilità e il trasporto pubblico, con il prefetto e l’agenzia di bacino, e ascolto tutti i comitati dei genitori, come ho ascoltato la signora Pusceddu. Purtroppo quello che chiede non si può fare». L’assessore ribatte anche sulle inefficienze del servizio: «Non è a Busto il problema se i ragazzi ci mettono un’ora ad arrivare a scuola. Noi stiamo monitorando tutto e so che gli autisti e Stie si fanno in 4 per venire incontro alle esigenze degli studenti».

Maggioni: «Busto guardi al modello Brescia»

Sulla commissione torna anche il candidato sindaco del PD Maurizio Maggioni, con un invito a «evitare la moda di scaricare le responsabilità sui più alti gradi di Governo, non perché non vi siano ragioni e opportunità nel farlo (nonostante una disponibilità notevole da parte del Governo in fase di Covid, hanno prevalso le difficoltà di sistema in una materia che vede responsabilità concorrenti da parte di Stato e Regioni) ma soprattutto perché occorre passare da un atteggiamento di protesta improduttivo al riconoscimento della necessità di una riorganizzazione delle competenze e dei meccanismi di spesa». L’appello di Maggioni è chiaro: «Osserviamo gli esempi virtuosi e cerchiamo di fare meglio. Busto Arsizio, sesta città della Lombardia, con la sua conurbazione vale demograficamente come la città di Brescia. A Busto anni fa abbiamo perso, causa debiti comunali,  l’azienda pubblica Agesp Trasporti, mentre “Brescia mobilità”, società a controllo pubblico si è sviluppata ed ha ramificato la sua presenza a vari livelli». Tra «tante domande», il candidato Dem trova «una certezza: il tavolo locale, Comune, Istituti, Licei e Aziende ha funzionato almeno dal mese di giugno in altre città. Probabilmente è stato o sarà riunito anche per Busto Arsizio ma i compiti da affrontare in questa logica di co-programmazione sono ancora tanti. Soprattutto se ci si proponesse l’obiettivo per il futuro di una mobilità sostenibile per la quale occorrono interventi di diversi livelli e di diversi attori».

Rogora e Reguzzoni si scusino per il comportamento in commissione viabilità

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