«Lasciatemi lavorare»: la denuncia di un ristoratore di Solbiate contro il Comune

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SOLBIATE OLONA – «Ho sempre rispettato la legge, ho perso molti soldi a causa delle chiusure e delle misure anti-contagio e ora, anche se ho il permesso della Siae, il Comune non mi permette di organizzare la festa per San Valentino». Così il proprietario del bar-ristorante Cip&Ciop di Solbiate Olona se la prende con l’amministrazione Saporiti che non gli ha dato il permesso di fare esibire una band per domani, domenica 14 febbraio, in occasione della festa degli innamorati.

Nessun rischio contagio

«Ho da subito fatto notare che il gruppo musicale, gli Effetto Liga, si sarebbe esibito nel rispetto delle restrizioni da Covid-19, tutti i miei clienti sarebbero stati seduti ai tavoli e con le mascherine, niente balli, né assembramenti. Ma il Comune di Solbiate non ha voluto sentir ragioni», racconta Hesham Soliman, ristoratore di origini egiziane che vive in Italia da quasi 40 anni e che da 5 gestisce il bar Cip&Ciop di via Matteotti.

Frustrazione e soldi persi

Soliman, dopo un anno di difficoltà dovute alla pandemia, non vede l’ora di riaprire la sua attività, anche per recuperare le grosse somme perse nei mesi di chiusura e negli investimenti in sanificazione. «Sono il primo a comprendere il pericolo del Covid, ho chiuso tutto il mese di novembre e gennaio, aprendo solo qualche giorno a dicembre. Non ho nemmeno voluto proporre il take away, perché sapevo che le persone prendevano il cibo e poi lo consumavano per strada vicine e assembrate», racconta il ristoratore, che adesso però vuole organizzare una giornata speciale per San Valentino.

Permessi in regola, ma il Comune dice no

«Ho invitato una band a esibirsi nel mio locale domani, domenica 14 febbraio, e ovviamente ho chiesto tutti i permessi necessari. Non c’è pericolo di contagio, e infatti la Siae, Società Italiana degli Autori ed Editori, mi ha rilasciato il permesso dalle 15.30 alle 17.30. Ma il Comune di Solbiate ha detto no».

Voglio lavorare

Dopo un colloquio con il sindaco Roberto Saporiti, Soliman dice di non aver ricevuto supporto da parte dell’amministrazione, preoccupata per potenziali assembramenti. «Ma io ho un ristorante, non una sala da ballo o una discoteca. E i gruppi musicali si possono esibire nei locali degli altri Comuni, perché qui no? Non lo trovo giusto, ma non mi voglio arrende. Ho passato un anno a tirare la cinghia e adesso mi batterò per poter lavorare», conclude.

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