RSA lombarde, Gallera: «Pazienti positivi al Covid-19 lì solo se separati dagli altri»

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LEGNANO – L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha precisato ieri, mercoledì 18 marzo, la strategia per i pazienti più anziani affetti da Covid-19. Senza mai citare alcuna RSA in particolare, come l’ospizio Sant’Erasmo di Legnano, Gallera ha risposto alle critiche mosse, fra gli altri, dai sindacati dei pensionati, in seguito alla decisione della Regione di trasferire pazienti (finora 200) affetti da Coronavirus non più acuti nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani. «La strategia – ha spiegato l’assessore – sta consentendo al sistema di reggere. Non andiamo a creare un problema in un ecosistema fragile ma a recuperare spazi dove è possibile farlo in totale sicurezza». Più precisamente, ha proseguito Gallera, «nel 90% dei casi i pazienti trasferiti sono andati in strutture sanitarie private e ospedaliere. In alcuni casi nelle RSA, ma solo laddove vi siano strutture con padiglioni separati dagli altri e con personale dedicato solo a questo. Non mettiamo insieme i malati di Covid con gli anziani».

Brumana: «Ma a Legnano è successo il contrario»

«Esattamente il contrario – ribatte oggi Franco Brumana, del Movimento dei Cittadini – di quanto è successo a Legnano. Quando è avvenuta la dimissione forzata dall’ospedale, l’anziano affetto da Coronavirus è stato portato al Sant’Erasmo». Brumana torna poi a puntare il dito contro l’Amministrazione locale. «Il Comune – attacca – con i servizi sociali e con il suo centro operativo (COC) avrebbe dovuto monitorare le necessità determinate dall’epidemia e prevenire questi eventi inammissibili, sistemando il malato altrove e dotandolo della dovuta assistenza».

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