“Ossimori dell’anima” su tela: al Sacro Monte la mostra di Carla Pugliano

sacro monte mostra pugliano 01

VARESE – Il settembre espositivo della Location Camponovo, in via dell’Assunzione 17 a Santa Maria del Monte, si apre con la mostra personale di Carla Pugliano, artista emergente che ha già al suo attivo lusinghieri consensi della critica locale e nazionale e dei collezionisti. La rassegna “Stanze d’artista” accoglierà dal 3 al 25 settembre le opere della pittrice di Varese: una serie di ritratti a olio di grande forza espressiva sospesi tra surrealismo e iperrealismo, in cui abbondano i riferimenti al mito e alla classicità.

sacro-monte-mostra-pugliano-02

Il programma

L’evento artistico di Pugliano “Ossimori dell’anima – Tra luce e oscurità” sabato 3 settembre aprirà le porte ai visitatori a partire dalle 10, e alle 18 sarà ospite il critico e storico dell’arte Rolando Bellini. Venerdì 9 settembre alle 18 ci sarà l’inaugurazione a cura del critico e storico dell’arte Daniele Radini Tedeschi, che giungerà da Roma per l’occasione. Sabato 17 settembre, alla stessa ora, l’associazione GaEle terrà un reading poetico ispirato alle opere dell’artista.
L’esposizione – che conta anche una sezione dedicata ad “Anime in rosso”, fotografie di Mario Chiodetti consonanti alle opere del pittore Luca Lischetti, che esporrà un suo lavoro – rimarrà aperta con i seguenti orari: dal 3 al 25 settembre tutti i weekend e festivi, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 19. Venerdì 9 apertura straordinaria dalle 17 alle 20 con ingresso libero. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 342/0942873.

Un altrove mistico e lo spirito delle tele

«Del mio mondo artistico amo quello sconvolgimento interiore che mi porta alla catarsi completa, un processo che mi conduce in un altrove mistico, lontano da me stessa, dove la realtà si spegne lasciando posto allo spirito delle tele, già pregne dei miei più intimi contrasti. A ogni nuovo lavoro, sono mossa da una forte agitazione, una sorta di tormento profondo, quasi a non riuscire a stare dentro la mia pelle.
Attraverso l’arte ho scoperto la mia identità, così autentica, e per non perdermi devo necessariamente assecondare questo “sacro bisogno” che emerge prepotente; da esso mi lascio attraversare, tra luce e oscurità, fino al ritrovamento della naturale dimensione che mi rende così viva, unendomi all’universalità del mondo».
Così scrive di sé Carla Pugliano, che ha sempre coltivato la passione per la pittura da autodidatta prima di seguire diversi corsi, tra i quali un master accademico di livello internazionale con il maestro Roberto Ferri, consolidando l’attrazione per l’arte figurativa. Il suo percorso creativo è iniziato con quadri dallo stile impressionista, poi l’influenza del Barocco ha portato la pittrice ad approfondire la ricerca nella pittura del Romanticismo, accademica e simbolista, mentre in alcune opere recenti è evidente l’evoluzione verso un destrutturalismo dei contesti.

sacro-monte-mostra-pugliano-05

Un viaggio nei sentimenti più profondi

«Tra le pieghe di sapienti panneggi si riconosce un’attenzione anatomica alle membra, solcate da protuberanti costole e vertebre, giammai rappresentazioni meramente virtuosistiche, bensì riflessione dei tumulti interiori dei soggetti. I corpi appaiono contratti o distesi, visuali proiezioni della psiche. (…) L’artista tesse una storia d’amore col colore e a lei, più che interessare la scena, la vicenda o il soggetto preme trattare la solitudine, l’abbandono, la mestizia. Dipingere allora diviene un viaggio nei sentimenti più profondi dove Pugliano lascia di sé quelle tracce più intime, dando agli altri il rumore dei suoi passi e le sue paure». Sono parole del critico Daniele Radini Tedeschi, ospite prezioso all’inaugurazione della mostra.
E di Carla Pugliano ha scritto Rolando Bellini: «Sono, questi dipinti, intensi testi pittorici in cui a prevalere è appunto la presenza della pittura. In forza dei soggetti raffigurati, ogni singolo dipinto sembra riecheggiare riverberi classicisti, romantici, simbolisti che si sommano a dichiarati riferimenti iperrealisti esaltanti ogni dettaglio figurativo. E così la puntuale restituzione anatomica dei corpi può proporsi come una lezione sperimentale, un’esaltazione anatomica contaminata o accompagnata da singolari e curiose implicazioni richiamanti altri universi paralleli. Ciò finisce per condurre lo sguardo su una frontiera dove iperrealismo e surrealismo si sfidano generando scenari di sogno».

sacro monte mostra pugliano – MALPENSA24