A settembre Cardano va a teatro: in scena “A pesca di emozioni” e “Alice vuol volare”

CARDANO AL CAMPO – Il ciclo estivo dedicato alla cultura volge al termine, Cardano al Campo chiude con due spettacoli teatrali dedicati sia ai più piccoli che ai grandi. Uno è “A pesca di emozioni“, in calendario per il 6 settembre alle 21, al campo sportivo di via Milano. L’altro è “Alice vuol volare“, in programma per il 10 settembre in piazza Ghiringhelli, sempre alle 21.

“A pesca di emozioni”

“A pesca di emozioni” è dedicato ai bimbi dai 3 anni e prevede tecniche di clownerie e pantomima. Sul palco ci saranno Umberto Banti, Simone Lombardelli e Dadde Visconti (regista). Ai costumi, Francesca Biffi, mentre la scenografia è firmata Damiano Giambelli. A Marco Pagani il compito di gestire la musica, il Vfc è di Francesca Zoccarato. La storia racconta «due uomini e la loro giornata di pesca in un paese dove si vive con un palloncino in testa, perché è lì, nel palloncino, che risiedono le emozioni. Piccole manie, piccoli gesti, piccoli litigi e piccole incomprensioni per riuscire a pescare un piccolo pesce che farà scoprire loro l’emozione più grande: l’amicizia, raccontata con l’essenzialità di una striscia disegnata a colori», si legge in una nota degli artisti. «Abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo semplice e leggero come i palloncini per trattare il tema centrale nell’infanzia dell’identificazione e del riconoscimento delle emozioni, utilizzando un linguaggio che appartiene al loro mondo, quello dei colori».

“Alice vuol volare”

Mentre “Alice vuol volare” è tratto dal famoso racconto di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie“. Testo e regia sono di Giorgio Putzolu con Rosa Maria Messina, Irina Lorandi, Natalie Norma Fella, Jacopo Zerbo. Mentre costumi e scenografie sono realizzati da Stefania Pravato. Si legge nella locandina: «Quattro attori in scena in un rocambolesco, continuo, e divertentissimo, ribaltamento di fronti tematici, onirici e reali. Una storia eterna, in cui, come nella vita, solo alla fine dello spettacolo si fanno i conti e se ne coglie il senso. Un percorso in cui gli incontri non sono altro che piccole storie apparentemente casuali, che alla fine formeranno ciò che più conta nella vita… l’esperienza. Uno spettacolo tutto giocato fra la realtà e fantasia, che affronta il tema del confine sottilissimo fra autorità e autorevolezza, pedagogia e gioco. Una lotta senza esclusione di colpi fra sogno e realtà. Una inevitabile battaglia senza vincitori ne vinti, per la vita, che può condurre alla felicità».

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