Samarate, ad un mese dal voto Lega e Forza Italia separate in casa

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SAMARATE – A poco più di un mese dalle elezioni, l’amministrazione samaratese si trova di fatto spaccata: l’affaire altalena ha acceso la campagna elettorale tra le forze di un centrodestra già diviso, e a gettare benzina sul fuoco ha contribuito il ritiro delle deleghe Vito Monti, «cacciato per aver donato un’altalena alla città», secondo Uniti per Samarate. E mentre dalla segreteria della Lega arriva il sostegno a Monti, il vicesindaco Alessandra Cariglino, candidato sindaco di Forza Italia, interviene per precisare i fatti spiegando come il ritiro delle deleghe a Monti sia arrivato dopo «una serie di atti posti in essere da Monti in aperto contrasto con il vicesindaco e che hanno messo già in passato in difficoltà l’amministrazione».

Cariglino: «Ho agito a tutela del mio ruolo»

Rispetto alla donazione dell’altalena, che il gruppo di Uniti per Samarate aveva indirizzato all’assessore Puricelli «non avendo il vicesindaco risposto al nostro invito». Precisa Cariglino, smentendo di fatto la dichiarazione, che «l’8 aprile, la giunta presieduta dalla sottoscritta, a cui il Monti era presente, ha deliberato relativamente alla donazione e all’installazione al Parco dei Giusti. La richiesta pervenuta da Progetto Comune (e mostrata dallo stesso Monti) è stata protocollata in data 27 marzo, pervenuta alla sottoscritta il giorno dopo e sottoposta alla Giunta. Nel frattempo sono intercorsi contatti con l’ufficio tecnico (che con celerità si è occupato della questione) per la firma della richiesta per ottenere l’autorizzazione paesaggistica. Della presunta inaugurazione del 10 aprile non sapevo nulla: ho appreso dai social che avrebbero consegnato l’altalena all’assessore ai lavori pubblici». Ma, secondo il vicesindaco, il problema non è l’altalena in sé, definendola al contrario un’iniziativa assolutamente lodevole il cui merito va riconosciuto a Progetto Comune. «Gravi invece sono le dichiarazioni di Monti che ha voluto far credere che il vicesindaco si stava disinteressando di tale richiesta. Forse era proprio lui poco attento, tanto da non ricordarsi che come Giunta avevamo condiviso la richiesta della donazione. Salvo poi appropriarsi dell’iniziativa. Un comportamento assolutamente irrispettoso che ha fatto venire meno il rapporto di fiducia che è alla base della nomina di un assessore, e lesivo nei confronti dell’istituzione che oggi, per il ruolo che rivesto, sono chiamata a rappresentare. Proprio a tutela di questo ruolo e per chi questo ruolo lo ricoprirà in futuro ho agito come sapete. Questo è solo l’ultimo di una serie di atti posti in essere da Monti in aperto contrasto con il Vice Sindaco e che hanno messo già in passato in difficoltà l’amministrazione (sfido chiunque a sostenere il contrario)».  E a chi sostiene che la decisione sia strettamente legata alla campagna elettorale insinuando che sia stata manovrata da altri, Cariglino conclude: «Avrei assunto questa decisione anche se non fossimo in campagna elettorale e anche se non fossi stata candidato sindaco. Chi sostiene che io sia stata manovrata, offende la mia intelligenza, e offende anche me come persona,  ho assunto questa decisione con estrema consapevolezza. Una decisione che non è legata a motivi di ripicca come qualcuno vuole far credere».

Lega: «Scelta incomprensibile»

Dalla segreteria cittadina del Carroccio arriva infine il sostegno all’assessore Monti. La revoca delle deleghe lascia sorpresa la Lega che la definisce una scelta «poco opportuna ed alquanto incomprensibile. Ma quello che ci preoccupa di più è la risposta del vicesindaco alla domanda se ci saranno altri assessori a rischio, rispondendo: “per il momento no”. Non vorremmo che questo modo di fare si ripercuota sulle azioni dei rimanenti assessori e che non rischino di pagare per le esternazioni politicamente legittime del proprio coordinatore che possono, nella corretta dialettica politica, anche essere in disaccordo con la posizione politica del vice sindaco e del suo partito. Per senso di responsabilità la Lega ed il suo segretario garantiranno e supporteranno l’attuale amministrazione fino al termine naturale del mandato mettendo in primo piano il buon governo della città. Ci sembra che questa campagna elettorale, da parte di qualche partito, stia prendendo un via che noi non seguiremo e che è quello dello scontro a tutto campo cercando di screditare l’avversario politico più sul piano personale che su quello dei contenuti e delle proposte». Alle dichiarazioni di Stefano Bertagnoli replica Cariglino: «Se davvero pensa una cosa del genere, se davvero il segretario non ha capito la gravità del comportamento di Monti nei confronti delle istituzioni allora lo invito a ritirare i suoi assessori. Qualora li vedessi arrivare in giunta sarà la smentita del loro segretario. E’ arrivata l’ora della serietà e della correttezza».

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