Samarate, lascia mister preferenze. Si è dimesso Paolo Bossi

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SAMARATE – «Apprendiamo con grande rammarico, sebbene non ci sorprenda, la notizia delle dimissioni dell’amico dottor Paolo Bossi dall’incarico di Consigliere Comunale». Ad annunciare l’uscita di scena dell’esponente di Samarate Città Viva, lista civica di opposizione, è una nota firmata da Progetto democratico e Pd. Al suo posto torna a sedersi in aula Giovanni Borsani.

Mister preferenze

Lascia dunque “mister preferenze”, capace di raccogliere nel 2019 190 voti personali e di battere persino l’onorevole Leonardo Tarantino, fermatosi a 158.
Paolo Bossi, eletto nemmeno trentenne nelle liste della Margherita, figlio d’arte essendo stato suo padre consigliere comunale per la Democrazia cristiana, fu subito protagonista della vita politica nell’Amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Solanti, ricoprendo nel quinquennio 2005-2010 la carica di vicesindaco con delega ai Servizi sociali.

Le dimissioni

«E’ soprattutto grazie alla sua sensibilità e alle sue capacità di analisi e di programmazione, oltre che alla volontà di tutta la compagine di giunta di allora, se Samarate è riuscita a mantenere, anzi ad aumentare quei servizi alla persona che sono sempre stati uno dei fiori all’occhiello di Samarate, e che da diversi anni vediamo sistematicamente chiudere o ridursi per scelta strategica delle giunte della Lega», spiegano Progetto democratico e Pd. Le dimissioni – dicono dal centrosinistra – sono dovute principalmente ai suoi impegni di lavoro, essendo un giovane ma già stimato oncologo, ora anche professore, che presta la sua opera all’ospedale di Brescia dopo i tanti anni trascorsi all’Istituto Tumori di Milano. «Non vogliamo nemmeno pensare che tali dimissioni siano dovute all’amarezza nel vedere smantellato il lavoro di anni, senza che le giunte della Lega siano capaci di dare risposte precise ai bisogni degli ultimi e di coloro che fanno fatica o non hanno molte opportunità. Sappiamo quanto egli si sia messo in gioco, insieme alla sua famiglia, per sostenere i diritti delle categorie più fragili, dai minori in difficoltà ai portatori di handicap fino alle famiglie che avevano problemi di integrazione».

Un pungolo intelligente

La sua assenza dal Consiglio Comunale sarà certamente sentita dal gruppo politico di Progetto Democratico e da tutto il Partito Democratico di Samarate che avevano dato vita ad una coalizione con Samarate Città Viva e altre forze civiche.  «Ma vogliamo credere – concludono gli alleati –  che la sua assenza sarà sentita anche dall’Amministrazione in carica, poiché verrà a mancare nei luoghi del dibattito istituzionale un pungolo intelligente, costante, tempestivo, mai volgare o pretestuoso, sempre creativo e propositivo. Siamo infine certi che Paolo, proprio per la sua serietà e la sua passione civica, non lascerà completamente il suo impegno verso la comunità samaratese, che lo ha sempre premiato con centinaia di voti di preferenza: abbiamo ancora bisogno del suo aiuto e del suo consiglio».

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