Samarate, Nicolò Maja: «Non rispondo alle lettere di mio padre. Ma vorrei mi spiegasse»

SAMARATE – «Vorrei sapere perché lo ha fatto. Vorrei sapere cosa non andava nella nostra vita per spingerlo a fare una cosa del genere». Nicolò Maja, 24 anni, unico sopravvissuto alla strage di Samarate consumata per mano del padre Alessandro, che nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022 ha ucciso la moglie Stefania Pivetta, e la figlia minore Giulia, di soli 16 anni. Nicolò, gravemente ferito dal padre, si è salvato per miracolo.

Lettere senza risposta

E oggi, venerdì 6 gennaio, davanti alle telecamere del Tgr Lombardia, nell’edizione delle 14 ha spiegato come il ricordo della madre e della sorella gli diamo forza. Il 24enne ha spiegato che il padre gli ha inviato delle lettere dal carcere alle quali non ha mai risposto.

Perché lo ha fatto?

Il 13 gennaio inizierà il processo: «Mi costituirò parte civile. Voglio sapere perché lo ha fatto – ha spiegato Nicolò – Nell’ultimo periodo forse aveva delle preoccupazioni legate al lavoro, ma non c’è mai stato nulla che potesse far presagire una cosa del genere». Nicolò adesso guarda avanti: pensa di trovare un lavoro e non vede l’ora di vedere un gran premio di Formula 1 e una partita del suo amatissimo Palermo.

samarate nicolò maja – MALPENSA24