Strage di Samarate: «Nicolò vuole vedere suo padre. Vogliamo sapere perché ha ucciso»

SAMARATE – Non hanno mai incrociato lo sguardo con Alessandro Maja Giulio e Mirko Pivetta, padre e fratello di Stefania, la moglie di Maja massacrata dal marito, insieme alla figlia Giulia, nella casa di Samarate dove la famiglia viveva da anni.

Ci dica il perché

«So che è sempre la stessa domanda – spiega Mirko Pivetta – Ma noi vogliamo sapere il perché di una cosa così inimmaginabile. Perché? E’ questa la domanda alla quale vogliamo che sia data una risposta. Sulla perizi psichiatrica che dire? Ce lo aspettavamo. Eravamo consapevoli che la Corte sarebbe andata in questa direzione visto quello che è accaduto».

Nicolò vuole vedere suo padre

Giulio Pivetta aggiunge: «Nicolò vuole vedere suo padre. Lo porterò sicuramente alla prossima udienza – Nicolò Maja è il solo sopravvissuto alla furia omicida del padre nella notte tra il 3 e il 4 maggio scorso – Alle sue lettere abbiamo risposto una sola volta. Ci ha chiesto come stava Nicolò. Una riga alla quale ho risposto con una lettera di due pagine. Voglio sentirlo spiegare il perché, avrei tante cose da chiedergli. Una mi è rimasta in gola: a chi si riferiva con quei “bastardi” subito dopo la strage?». Maja al momento dell’arresto aveva gridato, in stato confusionale, “Li ho uccisi tutti bastardi“. Per i famigliari delle vittime è straniante vedere oggi quell’uomo che sino al giorno prima della mattanza era stato come un figlio amorevole, padre e marito che nulla ha mai fatto mancare alla sua famiglia. «Quello che è successo era inimmaginabile».

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