Samarate, la storia di Villa Montevecchio in mostra. Grazie a una tesi d’Accademia

SAMARATE – La storia di Villa Montevecchio in mostra, e in un libricino. Grazie al lavoro di ricerca di uno studente artista per la sua tesi all’Accademia di belle arti, Luca Rizzi, che si è anche assunto l’onere di sistemare la torretta della Villa di via Cinque Giornate. «È la prima descrizione completa e corposa della storia della Villa» rivela il presidente della Fondazione Montevecchio Eliseo Sanfelice, che insieme al sindaco Enrico Puricelli ha sostenuto a sue spese la stampa di un libricino che verrà distribuito in occasione della mostra.

La mostra

“Labor Omnia Vincit”. È uno dei motti che compaiono nei sottarchi della Villa ed è il titolo della mostra in programma per tutta la giornata di domani, sabato 7 dicembre, dalle 9 alle 19, nelle sale della Villa Montevecchio di Samarate. A curare la mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Montevecchio e con il patrocinio del Comune di Samarate, è Luca Rizzi, il giovane artista studente di Samarate della Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano che ha eseguito una ricerca storica sulla Villa per la sua tesi in pittura e arti visive. In mostra ci saranno, da un lato, i documenti storici d’archivio che lo studente ha consultato per la sua ricerca, dall’altro le sue opere d’arte, una serie di disegni e un’installazione. «Il mio scopo è stato mettere in dialogo le mie opere d’arte con quelle presenti nella Villa – rivela Luca Rizzi – per i samaratesi sarà anche l’occasione per visitare la Villa e rivolgerle uno sguardo diverso».

Il libricino

Dalla ricerca storica di Luca Rizzi è derivata anche l’idea di una pubblicazione utile per raccontare la storia di Villa Ricci al Montevecchio, la dimora della famiglia Ricci oggi gestita dalla Fondazione. Il libricino, intitolato “Labor omnia vincit” come la mostra, illustra la genesi e la costruzione della Villa, la storia del suo proprietario Carlo Ricci, del suo architetto Cecilio Arpesani e del suo decoratore Ernesto Rusca. «C’è stata una collaborazione molto aperta per questo lavoro, tra la Fondazione, gli uffici comunali e i parenti degli storici proprietari – racconta il presidente Eliseo Sanfelice – ci è sembrato giusto stampare questo volumetto, a costo zero per amministrazione e Fondazione, ed adoperarci per realizzare questo evento».

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