SAMARATE – A San Macario una festa patronale senza il popolo, ma con i cittadini in diretta streaming e i due sindaci di Samarate e Ferno a rappresentare la comunità del paese. Un momento particolare, in pieno lockdown per l’emergenza Covid-19 e con le chiese off limits ai fedeli, ma la tradizione della patronale non può essere dimenticata. In programma, oggi, 19 aprile, la domenica dopo Pasqua come tutti gli anni, la Festa Patronale di San Macario ai tempi del Coronavirus si è aperta alla comunità in modo diverso, grazie alla tecnologia e alla presenza simbolica dei due sindaci. Un pensiero, sentito e inevitabile, è andato anche a Gigi Canziani, “anima” della comunità, che non c’è più.
La Messa di fronte ai sindaci
Quest’anno le urgenti misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, non hanno permesso alla Comunità Sanmacarese di festeggiare tutti insieme, come ogni anno, l’evento. Il sindaco di Samarate Enrico Puricelli e il primo cittadino di Ferno Filippo Gesualdi (entrambi rigorosamente con la mascherina a coprire naso e bocca, come prescrive l’ordinanza regionale) hanno partecipato a nome dell’intera Comunità alla celebrazione della Santa Messa svoltasi nella chiesa di San Macario e celebrata dal parroco don Nicola Ippolito, con la consueta accensione del pallone, simbolo del martirio, al centro del santuario. La cerimonia è avvenuta naturalmente a porte chiuse, autorizzata e nel pieno rispetto della normativa vigente.
L’importanza della Comunità
«Viviamo un’emergenza che restringe la nostra libertà di movimento, che ci obbliga a stare a casa limitando i contatti sociali. Praticamente l’antitesi del concetto di Festa Patronale – ammette il sindaco di Samarate Enrico Puricelli – condivido le parole di Don Ippolito sull’importanza della Comunità. In questo momento sempre più difficile, dal punto di vista sociale ed economico, dobbiamo rimanere uniti. Le divisioni, gli egoismi e le individualità, non servono e non aiutano. Samarate ha dimostrato in questi mesi una grande maturità. Tante persone si sono messe in gioco per aiutare chi è più in difficoltà. Dobbiamo continuare verso questa strada».