San Vittore, centrodestra all’attacco: «Giunta Rossi, non ci siamo»

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SAN VITTORE OLONA – L’opposizione fa le pulci al bilancio dei primi sei mesi della nuova Amministrazione di centrosinistra di San Vittore Olona. Punto per punto, i consiglieri della lista civica Per San Vittore Olona-Salmoiraghi sindaco muovono critiche e avanzano rilievi sull’operato della giunta guidata da Daniela Rossi. A partire dal bilancio. «Ben venga – osservano Paolo Salmoiraghi e Marco Zerboni – il fatto che siano stati previsti 550.000 euro per la ristrutturazione del tetto delle scuole medie e per rendere fruibile l’auditorium a tutta la cittadinanza, progetto messo in campo già dalla precedente amministrazione, ma per chiarezza bisogna sottolineare come negli ultimi dieci anni accendere un mutuo non è mai stato possibile per i vincoli di finanza pubblica».

Salmoiraghi e Zerboni: «Acqua, sport e strade da rivedere»

Gli ex assessori di centrodestra Salmoiraghi e Zerboni puntano poi il dito sulla realizzazione della casetta dell’acqua: anche se a costo zero, sostengono, l’acqua sarebbe la stessa che scorga dai rubinetti delle abitazioni; meglio «un progetto in collaborazione con Cap Holding sulla diminuzione dell’utilizzo della plastica, con consegna ai cittadini di borracce di metallo». Sulle strade, i lavori inizieranno non prima di maggio, «con un anno di ritardo rispetto ai tempi previsti». Più vicini i lavori per i campi sportivi, ma «la mancanza di documentazione altro non era che normale integrazione da richiedere come in una qualsiasi pratica edilizia», mentre per gli interventi alle strutture «ci piacerebbe capire come avrebbero potuto intervenire “un pezzo alla volta” e soprattutto con quali soldi». Ancora, la lista di opposizione lamenta il fatto che i contributi alle associazioni sportive sono diminuiti dai 34.000 euro del 2018 ai 27.500 del 2019.

«Per la sicurezza serve anche l’arredo urbano»

Per quanto concerne i campetti di via Alfieri, proseguono Salmoiraghi e Zerboni, «ci piacerebbe capire quale sia il serio progetto in atto. La chiusura poteva essere evitata facendo un bando anche di un solo anno, ma lasciando la struttura aperta al pubblico e alle nostre associazioni». Infine, la sicurezza: «Il paese è vivo e anche più sicuro, però ci rammarica che i lavori di arredo per piazza Italia non siano una priorità, cosa che renderebbe sicuramente più vivo il nostro centro cittadino e anche più sicuro. E il progetto di controllo di vicinato che fine ha fatto?».

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