Segni, disegni e grafie dall’Istituto Negri di Magnago al museo virtuale di grafologia

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MAGNAGO – Materiale manoscritto per il museo Vigliotti di grafologia on line. L’hanno donato gli allievi dell’Istituto comprensivo “Ada Negri” di Magnago (nella foto) rispondendo alla proposta di Aidas-Dgs, un’associazione di cultura e ricerca che ha come finalità lo studio della scrittura non solo su base grafologica, ma anche nel significato simbolico dei segni che la costituiscono: da qui nasce una disciplina a sé stante, la grafica simbolizzata, che contribuisce a definire l’individuo nella sua specificità.

Il museo virtuale che prende il nome dal suo fondatore, Angelo Vigliotti di Prato, raccoglie grafie, lettere, diari, cartoline, disegni, documenti storici e letterari. Il progetto, coordinato dalla professoressa Liviana Canduzzi, orientatrice, grafologa ed educatrice del gesto grafico, è stato realizzato anche grazie al dirigente dell’istituto Negri Domenico Pirrotta e alla sua collaboratrice Rosanna Moro, docente nella scuola primaria.

Una nuova disciplina: la grafica simbolizzata

La donazione che l’istituto di Magnago ha effettuato attraverso i suoi numerosi alunni ha potuto contare sul consenso e la sensibilità delle famiglie. Il progetto prevede una fase di restituzione del profilo grafologico e della grafica simbolizzata, attraverso il metodo ideato dal professore viterbese Guido Angeloni. La psicologa e psicoterapeuta delle relazioni familiari Michela Angeloni ha partecipato alla stesura del progetto assieme allo stesso Vigliotti e ai docenti della scuola. Sono così divenute oggetto di studio più di 650 grafie di alunni delle scuole primarie e secondarie.

Nel corso di incontri on line, genitori e insegnanti stanno ricevendo una breve formazione e informazione sulla grafica simbolizzata. Stampato, stampatello e corsivo offrono una modalità conoscitiva nuova e lungimirante per gli insegnanti, le famiglie, ma anche tutti quegli operatori che gravitano nell’area della cura.

Pirrotta, «risultati molto positivi dal progetto»

«Questi progetti – spiega Pirrotta – fanno parte di una generale pedagogia dell’orientamento rivolto a genitori e insegnanti. La finalità è migliorare, attraverso la cura del sé e dell’altro, la salute fisica e mentale degli alunni. In tempi di pandemia, lavorare su questi concetti mi sembra una scelta prioritaria e pedagogicamente rilevante. Il progetto è giunto nella fase dir restituzione a genitori e insegnanti e mi sembra che i risultati acquisiti siano molto positivi e propendano per una prosecuzione dell’esperienza anche nel futuro».

Per la neo presidente del Consiglio di istituto, Ilaria Fenino, espressione della componente dei genitori, «genitori non si nasce, si diventa. L’iniziativa messa in campo dall’Istituto Negri è di tipo trasversale ed è frutto di molteplici sinergie, che tendono a portare l’alunno al centro del progetto educativo, tenendo conto di tutti i processi che determinano ogni persona nel suo divenire. Nella mia missione di madre mi sono sentita appoggiata e sostenuta da una scuola che accoglie mio figlio e ne ricerca la piena identità nel rispetto dell’altro. Iniziative come queste sono senz’altro lodevoli e vanno rafforzate e sostenute da noi genitori, visto che i nostri figli sono i primi fruitori di un servizio avanzato e altamente pedagogico anche per le famiglie».

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