Sesto 2030 sulla moschea: «Ora Colombo si dimetta»

sesto 2030 moschea dimissioni colombo

SESTO CALENDE – «Noi pensiamo che dovrebbe pensare alle dimissioni per aver mentito ai sestesi». Il gruppo d’opposizione Sesto 2030 punta il dito contro il consigliere di maggioranza Marco Colombo. Arrivano le prime reazioni, ora che è stata individuata l’area a Sesto Calende in cui realizzare la moschea. Chiaro il riferimento della minoranza: porta allo scorso anno, quando il leghista si era detto «pronto a dimettermi da tutte le mie cariche pubbliche pur di difendere le ragioni dei sestesi».

«Mentito ai sestesi»

Il rapporto preliminare della variante al Pgt di Sesto – finalizzata all’individuazione di un’area per la realizzazione di una moschea a favore dell’Associazione Comunità Islamica Ticinese – è stata depositata. Una svolta che arriva dopo le quattro sentenze attraverso cui l’amministrazione Colombo, prima, e poi quella guidata da Buzzi hanno perso davanti al Tar della Lombardia e al Consiglio di Stato di Roma. Per il gruppo d’opposizione, questo «corrisponde alla sconfitta politica più cocente mai subita da questa amministrazione durante i tre mandati. Oltre a essere corrisposta a costi molto salati: almeno 80mila euro pagati dai contribuenti sestesi per sostenere in sede giudiziaria una causa la cui sentenza si conosceva già». Nel 2021 il capogruppo di maggioranza Marco Colombo aveva dichiarato di essere «pronto a dimettermi», cita testualmente Sesto 2030. Ora l’affondo: «Noi pensiamo che dovrebbe pensare alle dimissioni per aver mentito ai sestesi, convincendoli implicitamente che la sua parola avrebbe avuto più forza delle sentenze dei tribunali: è questione di rispetto nei confronti della cittadinanza dire la verità».

Promesse non sostenibili

Critiche che fanno leva sul fatto che «la maggioranza ha vissuto di campagne elettorali basandosi su una promessa che sapeva non avrebbe potuto mantenere». E se da una parte Sesto 2030 punta il dito contro l’amministrazione comunale, dall’altra lancia un appello alla comunità islamica: «Se si chiede di essere accettati, si deve iniziare con l’accettare, aprendosi alla conoscenza e al confronto». Questo, ribadendo che «se l’amministrazione avesse stimolato il dialogo con tavoli pubblici per il confronto tra cittadini e Comunità islamica e serate informative, oggi Sesto non vivrebbe come un trauma l’eventuale costruzione del luogo di culto». Fino all’affondo: «È stato sperperato in malo modo del tempo prezioso per riempire i sestesi di promesse non sostenibili: ci siamo stufati di sentir parlare solo di questioni di principio, che hanno riempito il dibattito con l’argomento “moschea” senza trattarlo a livello pratico ed offuscando tutti gli altri numerosi problemi della città».

sesto 2030 moschea dimissioni colombo – MALPENSA24