Foibe ed esodo giuliano-dalmata, Sesto ricorda le vittime con Stefano Zecchi

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SESTO CALENDE – In occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, il Comune di Sesto Calende ha organizzato per martedì 16 febbraio alle 18 un incontro online con lo scrittore e giornalista Stefano Zecchi, già professore di Estetica all’Università degli Studi di Milano e assessore alla Cultura della città: attraverso la lettura di alcune pagine dei suoi libri verranno ricordate le tragiche vicende che colpirono le terre dell’Istria e della Dalmazia alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

I romanzi ambientati a Pola, Fiume e Zara

Nato nel 1945, Zecchi è sempre stato attento alla storia del Confine Orientale e le ha dedicato i libri “Quando ci batteva forte il cuore”, “Rose bianche a Fiume” e “L’amore nel fuoco della guerra”. Parlando dell’ultima opera in un’intervista a “Il Giornale” nel febbraio 2019, l’accademico italiano ha dichiarato: «Chiude una trilogia che mi ha impegnato per dieci anni. Mi sono concentrato sul periodo tra la caduta del regime di Mussolini e l’avvento di quello di Tito: un periodo mistificato e non conosciuto. Il primo romanzo è ambientato a Pola, il secondo a Fiume e il terzo a Zara. Non sono uno storico, ma so bene che la storia, per quanto utile per lo studio, è fredda dal punto di vista della comunicazione dei sentimenti. Ho raccolto dunque l’impegno di raccontare quel periodo attraverso piccole storie di gente comune inserite in una gigantesca storia drammatica come quella della cessione delle terra italiane dell’Adriatico orientale ai comunisti di Tito».

Come partecipare

La testimonianza di Zecchi è il contributo del Comune di Sesto Calende al “Giorno del Ricordo” che per la prima volta si svolgerà online, nel rispetto dei regolamenti antiCovid-19 attualmente in vigore. Occorre effettuare la prenotazione entro le 12 di martedì 16 febbraio, e sino a esaurimento degli accessi disponibili, all’indirizzo biblio@comune.sesto-calende.va.it: verrà quindi comunicato il link per la partecipazione. La presentazione sarà a cura di Marco Fornasir (presidente dell’associazione “Gli Amici Triestini di Milano”), Flavia Aiolfi leggerà alcuni passi di ognuno dei libri, presentati direttamente dall’autore.

Un periodo di storia sconosciuto ai giovani

Come ha ricordato il Comune, «da molti anni Sesto Calende contribuisce a onorare la legge con iniziative finalizzate a far conoscere un periodo di storia per troppo tempo tenuto nascosto ai cittadini italiani e completamente sconosciuto ai giovani. Il 10 febbraio 1947 venne firmato il Trattato di Parigi tra l’Italia e le potenze alleate. Da quel giorno l’Italia dovette cedere, tra l’altro, all’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, quasi tutta l’Istria e le città di Fiume e Zara. Dopo 57 anni di vergognoso silenzio nel 2004 venne finalmente istituito dal Governo italiano il “Giorno del Ricordo” per commemorare, ogni 10 febbraio, le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata».

Gli incontri e le testimonianze

Tra i diversi incontri organizzati a Sesto Calende sul tema ci sono stati nel 2014 “Esodo e Foibe: 57 anni di silenzi” e l’anno dopo il dibattito con Ignazio La Russa e Luciano Violante sulla legge istitutiva del Giorno del Ricordo. «Nel 2016 invece, nel suo settantesimo anniversario, si sono accesi i riflettori sulla strage di Vergarolla, che nell’agosto del 1946 causò più di 100 morti e indusse anche i più riottosi ad abbandonare definitivamente le proprie case e a rassegnarsi all’esodo.
Nel 2017 è stata la volta di “Umberto Smaila – Il testimone che non t’aspetti”: Smaila è nato a Verona da genitori veri fiumani e orgogliosi di esserlo, che hanno insegnato al loro amato figlio a onorare la città d’origine della famiglia. Nel 2018 è stato invitato Alfio Krancic, vignettista de “Il Giornale”. Il titolo di quell’edizione fu “Alfio Krancic: dalle sue vignette uno spunto di riflessione sulla tragedia delle foibe e sull’esodo”. La conferenza è stata arricchita dall’esposizione di 14 vignette sul tema, illustrate al pubblico dall’autore.
Nel 2019 fu la volta di Grazia Del Treppo, esule da Canfanaro: “Una voce femminile racconta l’esodo”; infine l’anno scorso fu presentato lo spettacolo teatrale “Il sentiero del padre” di Davide Giandrini. Sesto Calende farà quindi la sua parte anche in questa occasione, nel solco delle parole espresse dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante il Giorno del Ricordo 2006: “L’Italia non vuole e non può dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro”».

Sesto ricorda l’orrore delle foibe con la testimonianza di Grazia Del Treppo

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