Insieme per Sesto: «Con i fondi del Pnrr si rilanci la scuola media Bassetti»

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SESTO CALENDE – Sfruttare i fondi del Pnrr per rigenerare la scuola media Bassetti di Sesto Calende. Questa la richiesta avanzata dalla minoranza Insieme per Sesto. Lo ha fatto con un’interpellanza declinata in diverse proposte, rivolte alla giunta del sindaco Giovanni Buzzi. In particolare, facendo leva su una serie di bandi collegati al Piano, che «permettono di accedere a fondi per la costruzione di nuove scuole, mense e palestre». Ma anche ricordando che l’amministrazione «ha stanziato 800mila euro per la manutenzione dei plessi scolastici e 380mila euro per gli interventi di riqualificazione energetica sugli istituti comunali», che sono stati inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche 2021-23. Solo per citare alcune delle azioni.

Le premesse

Le richieste del gruppo di minoranza si basano su alcune premesse. Intanto che la scuola media Bassetti «risale al 1962: non risponde più a criteri di risparmio energetico. E quelli relativi alla sicurezza vanno verificati», si legge nel documento. Inoltre, «serve una riorganizzazione degli spazi che risponda ai nuovi bisogni formativi e di apprendimento, che si fondano su didattiche non più legate a rigide aule ma a una moltitudine di aree usate in maniera dinamica». Nello specifico, per rispondere ai vari bisogni, servono luoghi come «classi tematiche (aula di informatica per una didattica integrata e di linguistica, laboratorio di scienze, una per arte, una per musica e una piccola biblioteca)». Oltre a «spazi strutturati e pensati per gli per insegnanti, che permettono di lavorare sia in gruppo che individualmente». E ancora: «Bisogna ripensare come articolare gli uffici, per permettere una migliore organizzazione del lavoro. Occorre poi eliminare le barriere architettoniche, per garantire il diritto allo studio anche alle persone in condizioni di fragilità e disabilità, migliorando le misure in atto per permettere l’accesso a scuola». Senza dimenticare che «l’emergenza Covid ha messo in evidenza l’assenza di spazi adeguati da adibire a mensa, che permettano l’impiego di scaldavivande. E non sono presenti spazi verdi all’aperto fruibili e attrezzati che
permettono usi didattici specifici alle materie di apprendimento curricolari». Infine «occorre concepire e ideare spazi dedicati all’incontro formale e informale che permettano progetti di prevenzione del disagio o doposcuola».

Le richieste

Da qui, una serie di richieste specifiche alla giunta. Come capire «quali misure intende attuare per fare fronte ai bisogni legati agli apprendimenti della scuola media» o «come affrontare il tema dell’assenza di spazi da adibire a mensa, per un consumo di pasti caldi in luoghi spaziosi e insonorizzati». Ma anche sapere «come ottimizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dai bandi» e «quale sia il programma per partecipare a quelli per la costruzione di nuove scuole, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per la formazione di mense e palestre. E per quali interventi si sia preso parte per la manifestazione d‘interesse promossa da Regione Lombardia». E ancora, le richieste si spostano poi sulle strutture di competenza comunale (asilo nido, Infanzia, primarie e secondarie). Soprattutto considerando che i bandi Pnrr «prevedono il raggiungimento del requisito minimo di sicurezza pari a un indice di rischio sismico 0.8 e 0.6 per edifici vincolati: sono state redatte le relative indagini? Qual è lo stato di fatto?». Lo stesso per l’adeguamento antincendio: «Sono state presentate Segnalazioni certificata di inizio attività (Scia) al comando dei vigili del fuoco per autorizzare le attività presenti?». Le risposte al prossimo consiglio comunale utile.

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