Sgombero Sinti, il sindaco di Somma dal prefetto: «Trovare subito una soluzione»

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SOMMA LOMBARDO – «Trovare una soluzione. Il prima possibile». Non interessa altro al sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, diventato protagonista involontario del destino dei 69 Sinti di Gallarate, sgomberati dal campo nomadi di via Lazzaretto a Gallarate e trasferiti, scherzo del destino, in via Lazzaretto a Somma Lombardo, ospiti per trenta giorni del Shg Grand Hotel Milano Malpensa. Lo ha detto oggi, 3 dicembre, nell’incontro urgente che ha richiesto al prefetto Enrico Ricci.

La scuola e la cena

«Al di là delle competenze e delle responsabilità, che come ho ribadito rimangono in capo al Comune di Gallarate, ci sono dei problemi che vanno affrontati subito e risolti», ha detto Bellaria all’uscita dalla prefettura. In cima alla lista pone la questione della cena per i Sinti: «Al di là di come la si pensi, queste persone non possono certo cucinare in camera. Non si può fare finta di niente, la questione va affrontata e risolta». Stesso discorso per la scuola: «Ci sono 18 bambini che frequentano le scuole dell’obbligo. Consentire loro di tornare sui banchi significa ristabilire un piccolo spazio di normalità all’interno di quello che è successo. Anche qui, ognuno la può pensare come vuole, ma ci sono dei bambini a cui è stata tolta la casa e per loro è stato evidentemente uno shock».

Cercare la soluzione

Bellaria continua a reputare grave il fatto di non essere stato avvisato venerdì scorso dal collega di Gallarate, Andrea Cassani, sull’imminente arrivo dei Sinti a Somma Lombardo («Al contrario non sarebbe mai avvenuto»). Ma non si tira indietro: «Così come abbiamo dimostrato con il progetto Revolutionary Road, i Comuni devono fare rete nella risoluzione dei problemi, non scaricarseli addosso. Detto ciò, e l’ho ribadito anche in prefettura, bisogna cercare una soluzione definitiva subito e non aspettare lo scadere dei trenta giorni. E’importante che si vada verso una strada di regolarizzazione, il tempo stringe e le soluzioni vanno cercate, altrimenti non si trovano».

I fondi strutturali europei

Nel frattempo l’Associazione Nazione Rom annuncia che in settimana verrà convocato a Gallarate un incontro tra sindaci, Sinti, Rom e Regione Lombardia per programmare l’inclusione sociale duratura di tutte le famiglie sgomberate dal campo di Via Lazzaretto utilizzando i Fondi Strutturali Europei. Coerentemente con gli impegni di governance, assunti nell’incontro avuto lo scorso 30 novembre in prefettura a Varese, oggi, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Anr ha contattato, a Milano, nella sede della Regione Lombardia, le autorità di gestione dei fondi Eu. Intanto a Gallarate ieri, domenica 2 dicembre, si è tenuta una manifestazione pacifica, convocata dai centri sociali che chiedevano la fine della guerra ai poveri, ai Sinti, agli immigrati e  ai senzatetto. Una manifestazione a cui Anr si associa lanciando l’ennesimo appello: «E’ possibile superare l’attuale situazione di grave crisi sociale ed economica lavorando al governo del territorio e progettando percorsi di inclusione sociale duratura per tutti, nessuno escluso: casa, lavoro, scuola e sanità. Anr chiede a tutti una assunzione di responsabilità: uscire dalla propaganda e lavorare con responsabilità per garantire la sicurezza e la vita umana di tutti i cittadini presenti a Gallarate, nella provincia di Varese, in tutta la Lombardia e Italia. Costruire è possibile».

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