Si allarga il contagio: casi a Ferno, Arsago, Cardano, Jerago, Besnate e Mornago

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VARESE – Il coronavirus allarga il contagio. Nella mappa della provincia di Varese si aggiungono ogni giorno nuovi Comuni in cui vengono riscontrati nuovi casi positivi: attualmente sono più di 40 i Comuni toccati direttamente dall’emergenza. All’aggiornamento di ieri sera, 13 marzo, c’erano 127 contagiati in provincia di Varese. Sono diversi i sindaci del nostro territorio che nelle scorse ore hanno comunicato in modo ufficiale ai propri cittadini di aver ricevuto conferma dalle autorità sanitarie della presenza di casi positivi al coronavirus nelle rispettive località.

A Ferno tre casi

A Ferno sono tre i casi accertati di coronavirus. Lo rivela il sindaco Filippo Gesualdi: «Le persone, di cui per il rispetto della privacy non possono essere diffusi i dati personali, sono attualmente in carico ed assistite dal sistema sanitario. Naturalmente sono stati attivati tutti i protocolli medici e predisposte le misure necessarie per la tutela di chi potrebbe aver avuto contatti con le persone in questione cui formulo gli auguri di una pronta guarigione. Aggiungo nuovamente un appello a tutti, ed in particolare ai nostri giovani, anziani e alle persone che già soffrono di patologie pregresse, a rispettare rigorosamente le normative previste ora più che mai. Restate in casa». Gesualdi prova a tranquillizzare la popolazione: «Non è il momento di lasciarsi andare al panico e agli isterismi, ma è assolutamente necessario che ciascuno di noi segua scrupolosamente le indicazioni volte al contenimento dell’epidemia. Il nostro senso civico ci aiuterà ad uscirne».

A Cardano e Arsago Seprio

La conferma del primo tampone positivo al coronavirus è arrivata anche a Cardano al Campo. «Una persona di circa 70 anni, ricoverata e seguita dalle autorità, che hanno attivato tutti i protocolli e la ricerca dei contatti – fa sapere il sindaco Maurizio Colombo – seguo da vicino l’evolversi della situazione e vi terrò informati. Senza allarmismi, seguiamo le indicazioni, la prima delle quali è di restare a casa. Insieme ce la faremo». A Cardano, dove è stato attivato il centro operativo comunale per l’emergenza, è a disposizione, «per comprovate esigenze», una linea telefonica dedicata che risponde al numero 3497610093. Anche il sindaco di Arsago Seprio Fabio Montagnoli ha annunciato ieri, 13 marzo, la notizia del primo caso di un abitante del comune «positivo ai test del Covid-19». Anche qui procedura attivate, compresa la ricerca dei contatti diretti: «La persona non è ricoverata ma sta tranquillamente facendo la quarantena al proprio domicilio» fa sapere Montagnoli, che rinnova l’invito agli arsaghesi a «continuare in tutta tranquillità e serenità, nel rispetto delle indicazioni dei decreti», la propria vita, restando a casa.

A Mornago, Besnate e Jerago con Orago

È di ieri, 13 marzo, la conferma della presenza di «un paziente positivo anche a Mornago, ricoverato in una struttura idonea». Lo ha comunicato ufficialmente alla popolazione il sindaco Davide Tamborini, rassicurando sull’attivazione dei protocolli e della ricerca di contatti. «Andrà tutto bene – sottolinea Tamborini – soprattutto se agiamo rispettosi delle regole, evitando tutto ciò che si può evitare, compresi commenti inutili». Analoga comunicazione è stata fatta, sempre ieri, dal sindaco di Besnate Giovanni Corbo: «L’ATS ha avviato i protocolli medici e tutte le misure necessarie. Continuiamo con rigore a rispettare i dettami: rimaniamo a casa. Usciamo solo per le necessità consentite: lavoro, salute, spesa di beni essenziali». È arrivata invece stamattina, 14 marzo, la telefonata al sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti. «Una persona residente nel nostro comune è risultata positiva al virus Sars-Cov-2. Le autorità sanitarie hanno attivato immediatamente tutti i protocolli medici e le procedure utili alla tutela della persona, dei suoi familiari e di chi potrebbe aver avuto contatti con la stessa. Il Comune interverrà, se necessario e con la dovuta discrezione, fornendo tutto il supporto alle strutture necessarie».

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