Si presenta Uniti per Samarate: «Chi vuole vincere deve chiamarci al tavolo»

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SAMARATE – Arriva da un’esperienza di governo al fianco di Tarantino, oltre che «da un grande lavoro sul territorio»: si è presentata oggi 20 febbraio la lista civica di centrodestra “Uniti per Samarate”. Con idee chiare su programma e priorità, la disponibilità al confronto con il centrodestra, ma anche «un nome pronto come candidato a sindaco: non escludiamo di poter correre da soli».

Divisi si perdono voti

Sono Vito Monti, Giorgio Giuriola e Roberto Forastiere i nomi sul tavolo per rappresentare la lista che nasce dall’unione di Progetto Comune e Alleanza per Samarate, in un simbolo che ne riprende simboli e colori. Evidenziando il concetto di unione delle due liste che dalle amministrative del 2015 hanno imparato una grande lezione: «correre divisi fa un favore alle opposizioni, disperde voti e confonde gli elettori». Per questo la decisione di unirsi in un gruppo che è noto in città per il suo impegno e per il buon lavoro fatto sinora. Che si dichiara pronto a sedersi al tavolo della coalizione per discutere, pur «non sposando così, senza confronto, la proposta della Lega». Dopo la rottura di Forza Italia, che nel pomeriggio ha ufficializzato il nome di Alessandra Cariglino come candidata a sindaco,  arriva da parte del neocostituito gruppo «il rammarico per non essere stati coinvolti nelle segreterie provinciali, all’incontro fra Lega e FI: se si parla di Samarate, dovevamo essere chiamati», spiega Monti. Una divisione che rischia di essere acuita maggiormente dall’eventuale gruppo civico composto dagli ex esponenti di Forza Italia, Maurizio Garofalo e Marco Bonacina, e di cui quelli di Uniti per Samarate sono consapevoli: «Più liste civiche porterebbero voti solo al candidato sindaco, e noi rischiamo di rimanere senza consiglieri».

Lavoro sul territorio

Riguardo ai temi, Uniti per Samarate parte dalle competenze di ognuno: scuola e giovani, anziani, sicurezza. «Realtà che conosciamo bene e di cui negli anni abbiamo risolto diversi problemi», commenta Forastiere. L’intento è quello di lavorare sul territorio, portando il dibattito «nel tessuto sociale, in cui siamo ben radicati: l’impegno che abbiamo profuso per Samarate in questi anni è sotto gli occhi di tutti». Via quindi al lavoro per consolidare il gruppo e «dialogare con tutti: il candidato che vuole vincere – conclude Monti – dovrà per forza chiamarci al tavolo».

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