SiamoSomma: «Valutiamo la costruzione della terza pista di Malpensa»

Costruzione terza pista malpensa

MALPENSA  – L’attuale sperimentazione delle rotte di Malpensa, in vigore dallo scorso marzo, non ha ottenuto secondo SiamoSomma i risultati sperati. Per limitare i disagi delle popolazioni a nord dell’aeroporto, il presidente della lista civica di Somma Lombardo Giancarlo Norcini, invoca ciò che il territorio ha osteggiato per anni: la costruzione della terza pista.

La terza pista di Malpensa

Norcini siamo sommaQuando, quindici anni fa, la terza pista venne proposta da Sea gli amministratori locali alzarono le barricate, tant’è vero che la società di gestione degli scali milanesi, nella seconda bozza di Masterplan (presentata nel 2015 dall’ex presidente Pietro Modiano) la tolse addirittura dal progetto per evitare lo scontro con il territorio. Ora è il territorio che la chiede. «Il progetto di terza pista dedicata ai decolli, ad Ovest ed arretrata rispetto alle due attuali che porterebbe gli aerei sulle zone boschive del Parco è un discorso difficile, delicato perché potrebbe configurare delle delocalizzazioni ed impopolare», premette Norcini (nella foto a sinistra). «E’ però un progetto presente sulle scrivanie istituzionali locali e romane da molti anni. C’è da scommettere che se servirà la faranno ed è quindi sbagliato non pensarci. Occorre serenamente studiarci sopra e iniziare a fare delle valutazioni obiettive e oggettive. Se non altro per capirne di più ed essere preparati a ogni evenienza. Le Amministrazioni dovrebbero farsi promotrici».

Lo scenario delle rotte

La terza pista toglierebbe infatti parte del traffico aerei sui cieli di Somma, Arsago e Casorate, tre Comuni pesantemente interessati dai decolli nonostante i tentativi di limitare i disagi con la nuova sperimentazione delle rotte in atto da marzo. Un esperimento fallimentare, secondo SiamoSomma, che ne chiede l’azzeramento. «A due settimane dall’inizio del bridge possiamo già dire che questi 3 mesi saranno molto complicati per i territori adiacenti a Malpensa. Unico dato positivo è che il 27 ottobre riaprirà Linate e quindi si tornerà alla normalità. Ma quale normalità? Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi anni? SiamoSomma torna ad evidenziare le preoccupazioni sulla sperimentazione in vigore da marzo, propedeutica ad una variante definitiva, che cambia le percentuali di aerei in decollo sulle radiali voluta, come dice il direttore di Malpensa, dai sindaci del Nord e quindi anche da Somma Lombardo. Quali motivi ? Qui torna in aiuto il Direttore di Malpensa che dice: per limitare l’impatto acustico sulle aree a maggiore densità abitativa. Tradotto in italiano significa togliere aerei dal centro per dirottarli sulle periferie che già avevano la loro dose». Attacca Norcini: «Non si deve stupire il sindaco se arrivano “polemiche preventive” anche dal Comitato Vivere Coarezza. Maddalena e Coarezza, per ora, sono territori controllati dall’Amministrazione ,ma l’evidenza dei fatti non potrà a lungo reggere il fronte. Altrettanto ovvie le proteste del Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa: tutti gli aerei che passano su Maddalena tre secondi dopo sono su di loro e con questa sperimentazione sono sensibilmente aumentati».

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