Il sindaco di Gallarate Cassani revoca le deleghe all’assessore Petrone

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GALLARATE – Il sindaco Andrea Cassani toglie le deleghe all’assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone, arrestato questa mattina nell’ambito dell’indagine che ha azzerato i vertici di Forza Italia. Occorre anche segnalare che tra le persone indagate c’è anche Marta Cundari, responsabile dell’ufficio Urbanistica di Palazzo Broletto. Per la quale il pm ha disposto l’obbligo di firma.

La notizia della revoca delle deleghe è arrivata pochi minuti fa, martedì 7 maggio, con una nota ufficiale stringata e senza alcun commento del primo cittadino.  «Nel primo pomeriggio di oggi – si legge nella nota ufficiale – a seguito dell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto l’assessore Alessandro Petrone, il sindaco Andrea Cassani ha revocato le deleghe conferitegli in data 21 settembre 2017. Il primo cittadino assumerà ad interim gli incarichi ricoperti dall’ex assessore».

Non c’è pace per l’Urbanistica

Petrone aveva ricevuto le deleghe all’Urbanistica dopo le dimissioni di Orietta Liccati, coinvolta nell’indagine che portò all’arresto del sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta e nella quale lei stessa venne indagata con obbligo di firma. Anche in quell’occasione per un breve periodo le deleghe vennero mantenuto dal primo cittadino. Fino al 21 settembre scorso. Quando appunto venne nominato Petrone. Decisione molto sofferta e frutto di un braccio di ferro tra Nino Caianiello e il sindaco Andrea Cassani, il quale manifestò una serie di riserve proprio su Petrone.

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