Saltano la politica e Accam: da anni chiediamo la chiusura dell’inceneritore

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Niccolò Invidia

Oggi il risveglio di molti amministratori lombardi è stato particolarmente brusco. Un’importante operazione condotta da Carabinieri e GDF ha portato a 43 arresti in Lombardia tra le province di Milano, Monza, Varese ed il Piemonte.  

Forza Italia, quale partito politico, è  stato duramente segnato dallarresto del proprio Consigliere Regionale Altitonante, del Deputato Sozzani (il cui arresto necessita dellautorizzazione della Camera dei Deputati), del Consigliere Comunale milanese e vice-coordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella (peraltro anche candidato alle europee), del plenipotenziario della provincia di Varese di Forza Italia, il gallaratese Nino Caianiello, e del Consigliere Comunale e coordinatore sempre della provincia di Varese del partito Carmine Gorrasi.

Buona parte dei soggetti sopra riportati sono state nostre controparti nelle battaglie che da anni ci impegniamo a combattere sul territorio.

Ma non è solo la Politica ad essere decapitata da questa operazione che temiamo possa essere solo linizio di un terremoto giudiziario, oggi infatti sono state applicate misure cautelari custodiali anche ad alcuni dei vertici di ACCAM, la partecipata del consorzio dei comuni dellAlto Milanese che ne gestisce lo smaltimento dei rifiuti attraverso linceneritore di Busto Arsizio.

Sono infatti finiti ai domiciliari la presidente Laura Bordonaro e l’amministratore Alberto Bilardo.

Sono anni che il Movimento 5 Stelle lotta per la chiusura di questo inceneritore, sia con i gruppi locali che con i colleghi regionali, denunciando pubblicamente levidente mala gestione la quale ha determinato ingenti perdite e compromesso i bilanci societari.

Soldi dei contribuenti che sostengono una società evidentemente in difficoltà e danni ambientali che questo inceneritore apporta sul territorio ci convincono, oggi ancor di più, circa la necessità che si proceda alla sua chiusura definitiva il prima possibile.

Ancora non conosciamo i motivi che hanno determinato il PM a richiedere una misura tanto afflittiva in odio ai dirigenti ACCAM ma oggi possiamo dire con certezza che le nostre perplessità sulla gestione dellimpianto erano fondate e che i bilanci in rosso potrebbero essere solo la punta di un iceberg.

Confidiamo nella Magistratura e ci aspettiamo che faccia chiarezza ed approfondisca la gestione di ACCAM che da anni ci allerta.

Nellattesa del processo che presumibilmente si incardinerà contro gli indagati pretendiamo che la politica sia decisamente più rapida e ci aspettiamo, nel giro di poche ore, le dimissioni della Presidente Bordonaro e dellamministratore Bilardo, ma invitiamo i comuni soci a valutare anche l’azzeramento totale del CDA che sarebbe la scelta più opportuna, a nostro parere.

Questa potrebbe essere loccasione, una volta per tutte, per scegliere persone competenti che traghettino, come chiediamo con insistenza dal 2015,  ACCAM verso la chiusura definitiva e lo spegnimento dellinceneritore.

In conclusione ricordiamo come, ancora una volta, la nuova legge anticorruzione targata M5S e votata a dicembre dal Parlamento, – la cosiddetta Spazza corrotti – ci libererà definitivamente, in caso di condanna, della presenza da ruoli apicali di politici che in questi anni hanno tenuto sotto scacco il territorio.

Niccolò Invidia

(Onorevole Movimento 5 Stelle)

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