Solbiate, Irpef aumenta al massimo. Ma un terzo dei cittadini sarà esentato

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SOLBIATE OLONA – Da un lato le necessità fiscali di un Comune che, come molti in tutto il paese, stanno vivendo delle serie difficoltà economiche e dall’altro la frustrazione dei cittadini che, oltre a vedere il caro bollette ora vedranno anche quello dell’Irpef. A Solbiate Olona, infatti, l’amministrazione ha deciso di aumentare al massimo l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Equilibri di bilancio

«L’Irpef è una delle entrate più importanti per il nostro Comune e ci permette di garantire la qualità dei servizi che offriamo: elemento al quale non vogliamo rinunciare». Così l’assessore al territorio di Solbiate Olona, Fiorella Cometti, difende la decisione presa dall’amministrazione Saporiti di aumentare al massimo l’aliquota Irpef per i cittadini.

La notizia, comunicata in consiglio comunale, ha provocato la netta opposizione della minoranza di Voce Solbiatese e l’ex sindaco, Luigi Melis ha subito accusato i suoi successori di essere «incapaci di trovare equilibri di bilancio. Questa decisione – dice Melis – non farà altro che mettere in ulteriore difficoltà i solbiatesi, dato che non sono state previste compensazioni. E pensare che quando noi amministravamo, il nostro paese aveva l’addizionale più bassa della provincia e ciò donava una grande attrattività fiscale a Solbiate».

Negli ultimi tempi si discute molto del caro bollette, dato che recenti stime prevedono un aumento del 65% della bolletta elettrica e del 59% di quella del gas nel 2022. A Solbiate la preoccupazione sale se si pensa anche al peso dell’imposta sulle persone fisiche, che «sarà un’alta stangata per i nostri cittadini. Insomma, in questi 3 anni l’amministrazione ha basato il proprio bilancio solo su entrate extra», accusa Melis.

Alzate le fasce di esenzione

A intervenire è quindi l’assessore Cometti, che spiega le ragioni di questo cambiamento. «In primis dobbiamo ricordare che grazie all’Irpef e ad altre tasse il nostro Comune riesce a garantire la qualità dei servizi per i cittadini, tra i quali la spesa sociale, le manutenzioni, il verde e così via». Cometti aggiunge anche che, nonostante sia stato necessario aumentare l’aliquota, l’amministrazione ha avuto un occhio di riguardo per i cittadini che hanno redditi bassi, tra cui molti pensionati e famiglie monoreddito. «Per coloro che non beneficeranno di fatto della revisione appena introdotta delle fasce Irpef da parte del fisco abbiamo alzato l’esenzione per i redditi da 12 mila a 18 mila euro. Quindi di fatto. Un terzo dei cittadini sarà esentato».

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