Solbiate, la giunta abbassa il prezzo di vendita dell’ex oratorio. E’ polemica

SOLBIATE OLONA – Da anni a Solbiate Olona si cerca una destinazione per l’ex oratorio femminile e, a oltre 10 anni dall’acquisto lo stabile torna al centro delle polemiche in consiglio comunale da parte del consigliere di opposizione di Voce Solbiatese, Luigi Melis. Che accusa la maggioranza di aver «svenduto l’edificio pagato 750 mila euro e ora messo all’asta per poco più di 300 mila, danneggiando le tasche dei cittadini». Il sindaco, Roberto Saporiti, ha però spiegato che la vendita dell’ex oratorio ha permesso alla parrocchia di creare quello nuovo e «l’abbassamento del prezzo è dovuto ai cambiamenti avvenuti negli anni sul mercato, oltre al fatto che in un decennio non sono mai stati fatti interventi di ristrutturazione».

Superficialità del sindaco

E’ un tema di cui si discute in ogni campagna elettorale e, benché Solbiate Olona quest’anno non vada al voto, l’ex sindaco Luigi Melis torna alla ribalta sulla vendita dell’ex oratorio femminile e accusa l’amministrazione di Più Solbiate di «aver gestito la questione con grande superficialità». Motivo per cui durante il consiglio dello scorso sabato 25 settembre Voce Solbiatese si è astenuta dalla votazione del punto sulla ricognizione delle società partecipate. «Lo stabile è stato comprato quando l’attuale sindaco Saporiti era assessore al bilancio prima del 2009 per la somma di 750 mila euro e avete anche aperto un mutuo di un milione per una ristrutturazione che non è mai stata fatta. E ora non solo non avete finito di pagare il mutuo, ma mettete all’asta l’edificio a 320 mila euro. La vostra superficialità ancora una volta creerà dei danni per i cittadini solbiatesi».

Neanche un euro sprecato

Infatti, l’amministrazione di Più Solbiate da tempo cerca di vendere l’ex oratorio e, non avendo ancora trovato nessun interessato, ha abbassato il prezzo a 320 mila euro. «Ma la situazione non è come la dipinge Melis e lo abbiamo già spiegato molte volte», interviene Saporiti ricordando che l’immobile è stato appunto acquistato durante la giunta Bianchi tra il 2005 e il 2009, «ma i soldi intascati dalla parrocchia sono stati molto utili perché hanno permesso la costruzione del nuovo oratorio a favore di tutta la comunità».

Effettivamente sull’edificio è stato acceso un mutuo, «che però è quasi estinto totalmente e quindi ora abbiamo deciso di venderlo e abbiamo dovuto fare una ricognizione dei prezzi di mercato, che sono chiaramente cambiati, anche perché vorrei ricordare che nelle amministrazioni precedenti non è mai stata fatta nessuna ristrutturazione se non sul tetto, quindi chiaramente non potevamo venderlo al prezzo iniziale».

Verifiche sulla Sos

Saporiti ricorda poi che c’è un’importante partita ancora aperta con la Solbiate Olona Servizi (Sos) che ha in carico il mutuo, «perché dopo alcune verifiche da parte di Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, sembra che a partire dal 2014 ci siano stati degli errori nelle tariffe applicate sull’acqua e quindi ora stiamo attendendo la sentenza finale e se la Sos dovesse pagare delle penali, la vendita dell’edificio potrebbe servire per ripianare il bilancio», conclude il primo cittadino ammettendo però che, se l’immobile non dovesse risultare appetibile verranno intavolate delle discussioni per dargli un’altra destinazione.

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solbiate olona ex oratorio femminile – MALPENSA24