Solbiate, sale la febbre sul termoscanner. Melis: «Spesa inutile. Crisi mal gestita»

Solbiate Olona Opere Compensazione

SOLBIATE OLONA – Il termoscanner scatena l’ira nell’ultimo consiglio comunale. «Nelle situazioni di emergenza è necessario agire velocemente e con un piano coordinato. Questa amministrazione invece non ha fatto altro che sprecare i fondi regionali e statali». Ecco l’accusa che Luigi Melis, capogruppo della Voce Solbiatese, ha mosso all’amministrazione Saporiti nell’ultimo consiglio. È proprio il termoscanner acquistato dal comune a scaldare gli animi tra l’amministrazione e il capogruppo dell’opposizione.

Una perdita di soldi

«Hanno comprato un termoscanner che è entrato in funzione solo pochi giorni fa e che alla fine non verrà usato. Anche perché le entrate in comune adesso sono contingentate, quindi non c’è grande necessità», denuncia Melis. «Lo strumento per misurare la temperatura corporea è in realtà inutile, tanto che Comuni anche più grandi, come Busto, Rho o Legnano, non lo hanno comprato. Infatti, non ci dimentichiamo che questi dispositivi hanno un margine di errore considerevole, che può portare all’inefficienza del calcolo della febbre».

Così Melis critica la scelta comunale di spendere 6 mila euro per il termoscanner. Secondo il consigliere comunale questo acquisto è stato un semplice «tappabuchi» nella variazione di bilancio appena approvata. «Hanno tolto da un capitolo e ne hanno aggiunto un altro. Ma non è così che si lavora, questi sono soldi buttati». Melis sostiene che quei quattrini si sarebbero potuti risparmiare con l’impiego di volontari per misurare la temperatura. «E i fondi regionali e statali si potrebbero invece usare per sostenere le famiglie che sono in difficoltà».

Tante critiche, ma niente proposte

A rispondere alle accuse di Melis è intervenuta Fiorella Cometti, assessore alla Sicurezza, che invece sostiene l’importanza dell’investimento. «È stato un acquisto necessario per conformarsi alle normative della Regione», sostiene. «E quale sarebbe stata l’alternativa? Mandare dei volontari a misurare la temperatura? Questo avrebbe messo a rischio la loro salute e un comune piccolo come Solbiate Olona non può permetterselo», conclude Cometti.

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