Sport e soldi, tra i due litiganti spunta la Sommese: «Basta accuse contro di noi»

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SOMMA LOMBARDO – «Basta accuse: andremo avanti per la nostra strada, facendo calcio e sostenendo le famiglie con iniziative nel Sociale». Davide Conti, presidente dell’Asd Sommese, punta i piedi. La bagarre nata intorno ai contributi che il Comune ogni anno riserva alle associazioni di Somma Lombardo sembra non risparmiare la società dei Tre Leoni. O, comunque, non per sua volontà: «Siamo stati tirati in mezzo», dice. Con un chiaro riferimento alle recenti dichiarazioni del numero uno del Coarezza, Stefano Guarneri, durante i botta e risposta con l’assessore allo Sport, Edoardo Piantanida Chiesa.  Da qui, Conti prova a prendere le distanze, riepilogando «sacrifici e iniziative» organizzate quest’anno – e non solo – per la comunità. Tanto da essere premiata, a quanto pare.

L’antefatto

Un passo indietro: in questi giorni social e stampa sono stati teatro di un vis à vis tra Guarneri e Piantanida Chiesa. Il primo ha puntato il dito contro un’amministrazione, a suo dire, «filo-Sommese», lamentando l’esclusione della società dai contributi, per più di un motivo. Il secondo si è messo sulle barricate per difendere l’operato della giunta, garantendo che «nessun torto» è stato fatto e sottolineando che l’impegno sociale ha un ruolo fondamentale per essere premiati. Di fatto, tra politica e sport, è montato il caso: benzina sul fuoco di quella convenzione che nel 2015 ha affidato la gestione esclusiva del centro sportivo Mossolani per dieci anni ai rosso-blu. In tutto questo, la Sommese si è sentita tirata in causa. E Conti non ci sta.

La Sommese per il Sociale

Numeri e cifre. E anche qualche «sacrificio». Il presidente granata lo dice subito: «Vorrei spiegare una volta per tutte quello che fa e ha fatto la Sommese». A partire proprio dalla questione economica: «I 1300 euro in più che abbiamo preso quest’anno sono nulla in confronto ai 20mila euro in meno che ci sono entrati in cassa». E una ragione c’è. Anzi più di una: «Per i nostri campus, nelle ultime due estati, abbiamo dato circa 18mila euro di contributi agli animatori – quasi tutti universitari – che dalla mattina alla sera, per nove settimane, si sono resi disponibili per far giocare i bimbi». A questo si aggiungono i «circa 6mila euro di attrezzature, di vario genere e per praticare più sport». Tanto che «abbiamo anche ospitato i ragazzi del Nelson Basket, condividendo gli spazi». Non solo: «Siamo andati incontro alle 90 famiglie dei nostri tesserati, riducendo di 135 euro l’iscrizione per ognuno di loro. In totale sono circa 13mila euro in meno per le tasche della società». E una mano allungata ai tifosi: «La prima squadra è fra le più seguite, abbiamo 150 persone che ogni domenica vengono a sostenerci: abbiamo deciso di non far pagare gli ingressi per le partite in casa. E parliamo di almeno altri 5mila euro in meno». Insomma, «abbiamo fatto molto perché a ripagarci è il sorriso delle persone e il loro entusiasmo di fronte alla possibilità di tornare a fare i campus con noi».

I soldi della convenzione

Tra calcoli e progetti, Conti si è voluto togliere anche un sassolino dalla scarpa. In più occasioni il presidente del Coarezza ha sottolineato un aumento di risorse destinate alla Sommese. I numeri: oltre ai 4mila euro per la convenzione, un’aggiunta di ulteriori 3mila euro. Il numero uno granata mette subito un punto: «Non è vero, prendiamo ancora la stessa cifra. E oltretutto ho appena rinnovato la convenzione, scaduta a dicembre, per i prossimi quattro anni».

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