Somma, task force del Parco del Ticino contro il degrado al Fogador

somma fogador parco ticino

SOMMA LOMBARDO – Qual è il giusto atteggiamento da avere alla spiaggia Fogador di Somma Lombardo? Lo hanno spiegato i volontari del Parco del Ticino, ieri 22 agosto. Una sorta di iniziativa «informativa» – come la definisce ora l’assessore Edoardo Piantanida Chiesa (Ecologia) – che è parte del più ampio progetto delle «giornate ecologiche». L’obiettivo è ribadire quelle regole utili per godersi, in maniera sicura e rispettosa dell’ambiente, le diverse aree naturali del territorio in cui è istituito anche il permesso di balneazione. Fra queste c’è anche la molto apprezzata spiaggia sommese, che ultimamente è stata al centro di non poche discussioni sul suo stato, tra rifiuti accumulati e atteggiamenti oltre il limite del quieto vivere. Sul posto, presente anche la sezione cittadina dell’associazione dei carabinieri in congedo.

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Controllo e tutela

Scopo della giornata era un «intervento congiunto di controllo e tutela», prosegue Piantanida Chiesa. All’ingresso della stradina sterrata che conduce alla spiaggia «è stato installato una specie di gazebo, dove si sono posizionati i volontari. E, utilizzando il loro mezzo di soccorso, hanno impedito l’ingresso ai veicoli». Il motivo, già ribadito in più occasioni, è semplice: l’area «si raggiunge solo a piedi». E da qui tutta una serie di altre indicazioni correlate: «Come spiegano anche i cartelli, i volontari del Parco del Ticino hanno condiviso alcune regole e hanno dato indicazioni su come comportarsi per rispettare la spiaggia, tra cui il divieto di non usare le griglie e accendere i fuochi, per i rischi che si corrono. Ma anche come smaltire i rifiuti per evitare che si creino grossi accumuli, come è accaduto a in questi giorni a cavallo di ferragosto». Insomma, «più che un’attività di controllo si è trattato di un’iniziativa a scopo informativo». Infatti, «già ieri la situazione sembrava essere più sotto controllo: molte persone hanno capito cosa possono e non possono fare. Per questo facciamo un sincero ringraziamento all’associazione degli ex carabinieri e al Parco del Ticino, nella speranza che si possa sempre più tutelare il nostro patrimonio naturalistico».

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Dalle segnalazioni ai nuovi progetti

L’idea di un tour fra le spiagge è una risposta immediata alle polemiche sorte negli ultimi giorni sullo stato impietoso in cui era ridotto il Fogador. E in poco tempo il quadro è decisamente cambiato.
Il consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì) denunciava lo stato generale di anarchia nell’area. Ma anche alcuni cittadini, facendo segnalazioni sui social. Il riferimento va, in particolare, all’ex chiosco, ormai completamente lasciato andare dopo il triplice omicidio di Sant’Agnese nel 2005. E che, dopo il weekend di ferragosto, era stato circondato da numerosi sacchi pieni di rifiuti. L’amministrazione, in ogni caso, è già intervenuta per ripulire. E, nel frattempo, gli incontri con i proprietari hanno permesso di intavolare nuovi progetti per valorizzare la spiaggia. Ora anche Parco del Ticino ha fatto un passo avanti, proprio in direzione di una maggiore sensibilizzazione delle persone nei confronti di un’area naturale amata e frequentata come il Fogador.

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