Riapre il Panperduto di Somma. I nuovi gestori: «Innamorati di questo luogo»

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SOMMA LOMBARDO – Riapre il Panperduto di Somma Lombardo. Dopo mesi di chiusura c’è un nuovo gestore per l’ex casello idraulico, riqualificato in chiave turistica in occasione di Expo 2015 dal Consorzio Est Ticino Villoresi. A prenderlo in mano per i prossimi quattro anni almeno è la società Tuttosport con sede a Buguggiate. Gestirà l’ostello, il museo delle acque italo-svizzere e l’annesso giardino dei giochi d’acqua.

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Panperduto riaperto

A rilanciare il Panperduto saranno due famiglie «innamorate di questo posto incantevole», dice Luciano. «Da giovedì siamo aperti». Il futuro prossimo è indubbiamente legato alle restrizioni anti-Covid, ma l’entusiasmo è quello giusto per «sfruttare al 150%» le potenzialità del sito sommese, talmente unico da essere candidato come Patrimonio dell’Unesco. Da subito si comincerà con l’asporto, per poi proseguire con l’arrivo della bella stagione e il ritorno della Lombardia in zona gialla con la riapertura vera e propria della locanda, delle camere da letto, della terrazza panoramica da cui godersi il tramonto sulla diga all’ora dell’aperitivo. E poi ancora il museo sulla sponda opposta del canale con le guide turistiche già riconfermate.

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La rinascita turistica

«Un’impresa impossibile», dissero al presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi, Alessandro Folli, quindici anni fa quando gli diedero l’ingrato compito di salvare il Panperduto. Oggi la diga sommese rappresenta una delle più belle e positive eredità di Expo in provincia di Varese, esempio tangibile di come le risorse pubbliche (la Regione stanziò oltre 25milioni di euro) abbiano messo in sicurezza e riqualificato la diga sommese, opera di importanza vitale non soltanto per l’agricoltura di mezza Lombardia, ma luogo dal fascino unico capace anche di generare economia (ed energia attraverso la nuova centrale elettrica dotata di due gruppi di generatori da circa 700 kilowatt ciascuno, per una potenza nominale dell’impianto pari a circa 1,13 megawatt), garantire posti di lavori, attrarre persino turisti. Prima del Covid si contavano millecinquecento studenti all’anno in visita guidata alla scoperta del sito realizzato a fine Ottocento da Eugenio Villoresi, 7mila visitatori, 30mila biciclette in transito davanti, centinaia di pernottamenti alla locanda, ristorante con ostello d’alta gamma ricavato all’interno dell’ex casello idraulico proprio sul sentiero europeo E1 che unisce capo Nord con capo Passero in Sicilia. Entrato nel circuito Booking, prima della pandemia era diventato meta di stranieri provenienti da tutto il mondo. Un patrimonio che ora i nuovi gestori vogliono riconquistare.

Una foto spettacolare del Panperduto di Somma vince al concorso Obiettivo Acqua

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