Somma, 250mila euro per rifare il porfido davanti al Castello. E’ durato solo 10 anni

somma lombardo porfido castello

SOMMA LOMBARDO – E’durato soltanto dieci anni il porfido sul Sempione all’ombra del Castello Visconti di Somma. I rattoppi degli ultimi anni non sono serviti: per ripristinare la percorribilità in sicurezza e garantire la durata nel tempo è necessario rimuovere i cubetti di pietra e sostituirli. Di fatto, rifare di nuovo la pavimentazione. Ed è quello che gli operai hanno incominciato a fare, per una spesa complessiva da 250mila euro.

Porfido ammalorato

Lo stato di salute del porfido del centro storico di Somma Lombardo non è ottimale un po’ ovunque, ma è davanti al Castello che le ripetute fessurazioni e cedimenti hanno reso necessario un intervento manutentivo straordinario. Ciò a causa della doppia curva che al passaggio dei veicoli crea notevoli sollecitazioni. Transitare lì davanti, soprattutto in moto o in bicicletta, era diventato pericoloso. E dunque l’amministrazione di Stefano Bellaria ha deciso di prendere il toro per le corna, rifacendo totalmente i 1200 metri quadrati di Sempione compresi tra piazza D’Armi e l’incrocio con via Roma. Il cantiere, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida Chiesa, terminerà entro la metà di settembre, in tempo per la riapertura delle scuole. Imprevisti permettendo, naturalmente, a partire dalle condizioni meteo delle prossime settimane.

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Il cantiere

La proposta progettuale tiene conto di diversi fattori, a partire dalla durabilità nel tempo della nuova pavimentazione. Scegliendo materiale meno delicato del precedente, non si vuole ripetere l’errore per la seconda volta. Sono state adottate dunque alcune soluzioni che permettono una migliore tenuta del manto stradale, ovvero il sottofondo non in sabbia e cemento ma in graniglia di porfido e la sigillatura delle fughe con resina poliuretanica per evitare infiltrazioni pur mantenendo elasticità. Questi accorgimenti sono stati suggeriti per strade sottoposte a traffico veicolare sostenuto. Le pietre rimosse verranno ora trasferite in magazzino. Quelle ammalorate verranno eliminate, mentre le restanti serviranno per piccoli interventi di manutenzione in altri punti della città.

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L’asfalto stampato

In considerazione del’intenso traffico veicolare, ma con l’obiettivo di mantenere il medesimo impatto estetico, l’amministrazione comunale aveva optato inizialmente per il rifacimento totale della pavimentazione con asfalto stampato. E’una soluzione notevolmente più economica.
«Siamo andati insieme al sindaco a Monza, dove hanno adottato questa soluzione, e siamo rimasti positivamente colpiti», spiega Piantanida. La Commissione Paesaggistica prima e poi la Soprintendenza però l’hanno bocciata, obbligando di fatto il mantenimento del porfido.

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