Degrado alla spiaggia del Fogador, Nervo (SommaSì) dal prefetto

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SOMMA LOMBARDO – «La task force del Parco del Ticino? Funziona fino alle 3 o alle 4 del pomeriggio, poi ognuno torna a fare quello che vuole». Alberto Nervo (SommaSì) torna alla carica sulla spiaggia del Fogador di Maddalena. Una battaglia, la sua, già iniziata lo scorso anno, per denunciare «degrado e anarchia» da parte dei frequentatori dell’area privata che si affaccia sul fiume Ticino. E nonostante i recenti provvedimenti, tra cui la posa di una sbarra per impedire il passaggio delle auto, il consigliere di minoranza non arretra. Ma anzi cambia passo: «Sono andato a parlare direttamente con il prefetto».

La quiete, poi «tutto come prima»

L’incontro col prefetto risale a martedì 2 agosto. «Da quando la task force del Parco del Ticino è attiva, qualche miglioramento c’è stato», ammette. «E l’installazione della sbarra aiuta. Ma non è abbastanza, perché la gente, purtroppo, è maleducata». Da qui, l’impegno a riferire direttamente ai vertici istituzionali, visto che «ho parlato con le persone di Maddalena e ancora si lamentano: terminate le ronde da parte del Parco del Ticino, molti tornano a fare come vogliono, con fuochi accessi, musica alta fino a tardi e rifiuti accumulati». Al punto che «c’è il rischio che il prefetto possa intervenire per fare un’ordinanza e costringere il proprietario a recintare l’area Fogador». Un provvedimento estremo, che ovviamente si vuole evitare. «Ma può accadere se qualcosa non cambia».

Spaccio in stazione

Oltre al Fogador, racconta l’esponente di SommaSì, «ho chiesto al prefetto di dare una mano a risolvere la questione dello spaccio in città». Il riferimento va a «via Garibaldi e viale Maspero, in zona stazione, dove si registrano episodi di questo genere».
In quest’ottica, la richiesta sarebbe: «Più controllo». Ma è anche vero che «le forze dell’ordine dispongono di un numero di agenti troppo limitato per riuscire a coprire un territorio così ampio, che include anche Arsago Seprio, Casorate Sempione, Vizzola Ticino e Golasecca, oltre a Somma e le sue frazioni». Il risultato? «Il prefetto, che ha mostrato grande disponibilità, ha preso atto della situazione. Ora ci sarà una riunione con sindaci e gli organi di ordine pubblico, soprattutto in vista di Ferragosto, e si dovrà fare il punto per trovare una soluzione che permetta alle persone di vivere in tranquillità».

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