Fibromialgia, Somma si mobilita. I ragazzi dell’Anffas realizzano una panchina viola

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SOMMA LOMBARDO – Nel parcheggio del Comune di Somma Lombardo spunta una nuova panchina. È viola, per sensibilizzare alla fibromialgia. E porta la firma dei ragazzi dell’Anffas di Maddalena, che si sono rimboccati le maniche e, con il supporto degli educatori, hanno messo insieme pezzo per pezzo. Pronta per l’inaugurazione, è stato il sindaco Stefano Bellaria – oggi, 10 maggio – a riassumere il senso dell’iniziativa: «Ognuno è speciale, con una storia da raccontare». Perché, in effetti, ci sono delle storie dietro a questi simboli: proprio come è successo per l’altra panchina installata lì vicino a fine 2021, quella rossa, contro la violenza sulle donne.

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Gioco di squadra

«Vorrei esprimere gratitudine», ha detto Bellaria. Gratitudine rivolta ai ragazzi dell’Anffas, che sono «artisti». Ma anche alle associazioni Aisf e Apmarr presenti oggi a raccontare le rispettive missioni e testimonianze. Di fatto, è stato «un gioco di squadra», ha aggiunto il sindaco: «La collaborazione rende bello ogni momento che la vita ci riserva. L’importante è che si possa condividere».
Al suo fianco erano presenti anche gli assessori Edoardo Piantanida Chiesa (Lavori Pubblici) e Donata Valenti (Cultura). Oltre ai sindaci Nadia Rosa (Lonate Pozzolo), Enrico Puricelli (Samarate), Fabio Montagnoli (Arsago Seprio), Sarah Foti (Ferno), Claudio Ventimiglia (Golasecca), Dimitri Cassani (Casorate Sempione), Maurizio Colombo (Cardano al Campo), Roberto Nerviani (Vizzola Ticino).

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Riconoscere la patologia

A raccontare l’impegno di Aisf è stata Giusy Fabio, vicepresidente dell’area centro sud: «Siamo già a 67 panchine in tutta Italia. Cogliamo l’opportunità per spostare l’attenzione sempre di più sul mancato riconoscimento di questa patologia». Un modo per dire che le persone con la fibromialgia «non vivono nell’invisibilità». Lo ricorda la testimonianza di Monica Portatadino: «Questa panchina simboleggia una sosta, una pausa che permette di recuperare le forze fisiche. Noi non siamo fantasmi, siamo esseri umani che hanno il diritto di essere ascoltati».
Bruna Macchi, presidente di Anffas, ha ricordato che «lavorare, condividere e fare un percorso inclusivo con le altre associazioni è la nostra mission». Infine, Iride Parachini, rappresentante di Apmarr, ha sottolineato l’importanza di «riconoscere la fibromialgia come patologia».

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