Giro d’Italia, a Salerno sfreccia Groves nella tappa delle cadute

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SALERNO – Da Irpinia a costa campana, dalla provincia di Avellino a Salerno, piazza Concordia premia Kaden Groves: è il velocista dell’Alpecin a vincere la 5^ tappa del 106° Giro d’Italia. Una volata serratissima, che ha visto il 24enne australiano sfrecciare su un bagnatissimo lungomare tirrenico su Jonathan Milan (Bahrain Victorious) e Mads Pedersen (Trek Segafredo) e “riscattare” i due precedenti terzi posti. Fuori dal podio Alberto Dainese (DSM), taglia addirittura la linea in caduta Mark Cavendish (Astana), la cui bici dopo il traguardo fa “inciampare” Andrea Vendrame (Ag2r Citroen) che non fa nemmeno in tempo a rendersi conto di essere arrivato 9° e si ritrova al di là di una transenna e dentro un’ambulanza.

Una serie di cadute negli ultimi sei chilometri (che hanno visto coinvolto pure lo stesso Groves, immenso dunque nel ritornare sui primi e trionfare) spariglia le carte e propizia alcune piacevoli sorprese italiane nella top-10: Nicolas Dalla Valle (Corratec), Mirco Maestri (Eolo Kometa) e Filippo Fiorelli (Green Project Bardiani Csf Faizanè) precedono persino Michael Matthews (Jayco AlUla) che stavolta vede il suo connazionale alzare le braccia al plumbeo cielo salernitano.

LA CRONACA

Sono stati 171 chilometri in gran parte sotto la pioggia e interamente su fondo pieno d’acqua. E sono stati 172 gli uomini partiti da Atripalda, dato che tra ieri e oggi si sono registrati quattro ritiri: Paul Lapeira (Ag2r Citroen), Ramon Sinkeldam (Alpecin), Remy Rochas (Cofidis) e Valerio Conti (Corratec).

Dopo sette chilometri, la fuga: Stefano Gandin (Corratec), Thomas Champion (Cofidis) e Samuele Zoccarato (Green Project Bardiani Csf Faizanè) coi quali ha pedalato per cinquemila metri Thibaut Pinot (Groupama FDJ) giusto per andarsi a prendere il Gran Premio della Montagna del passo Serra e confermare la maglia azzurra. Il gruppone, controllato da Trek Segafredo e DSM, ha tenuto a bagnomaria il terzetto di testa sui saliscendi campani, con l’unico “scossone” della caduta di Evenepoel e Ballerini presso Calore Irpino: in discesa, il Ballero è stato ostacolato da un cane che ha tagliato la strada ai corridori, e per provare a scansare lo spaventato intruso a quattro zampe, per di più su asfalto bagnato, è scivolato; insieme a lui Remco, che ci ha messo qualche minuto a rimettersi in bicicletta ma alla fine il gruppetto Quick Step è rientrato senza troppi patemi.

Andamento prudente (alleato dei velocisti puri che sono sopravvissuti al piovoso “mangia e bevi”), diverse cadute senza conseguenza alcuna, freni stridenti nei tornanti in discesa, il francese Champion preceduto per centimetri sia sul traguardo volante di Sant’Angelo dei Lombardi (conquistato da Gandin) sia sul GPM di Oliveto Citra (conquistato da Zoccarato). In quest’ultima località, tripudio per Vincenzo Albanese, ormai toscano d’adozione ma nato proprio qui, come ricordato persino da uno striscione sull’ospedale del paese. Da lì mancavano 50 km all’arrivo di sola picchiata e pianura, suddivisi in due dallo sprint intermedio di Battipaglia.

Proprio qui, ai -25, momento topico: replicando il TV precedente, Gandin ha sprintato con successo su Champion, ma dopo esser rimasto nell’ombra ha subito preso la loro ruota Zoccarato! Il 25enne patavino di Camposanpiero ha approfittato del momento giusto per lanciarsi in impresa solitaria, mentre gli altri due ormai ex fuggitivi si lasciavano reinglobare. L’intrepido fuggiasco ha completato la discesona spingendo un 53-14, ai -15 ha affrontato la svolta a destra sul litorale campano con discreto vento ma zero pioggia. Un appassionante “uno contro tutti” da fiato sospeso… che ai -6km ha visto terminare l’avventura eroica di Zoccarato e veder scoppiare il finimondo.

Una scivolata collettiva su una delle pochissime curve di questo segmento terminale marittimo ha dimezzato il serpentone, una successiva caduta sul drittone dentro i -3km neutralizzati ha ulteriormente ridotto il manipolo di testa a una trentina di unità. Fino al volatone descritto in apertura, che fa fuochi d’artificio ma non cambia la situazione in chiave ciclamino: con la seconda piazza, Milan mantiene la maglia ciclamino per un sol punto!

Le previsioni meteo dicono che le bizze climatiche continueranno, domani c’è un’altra tappa moderatamente ondulata con arrivo da velocisti: sarà la sesta tappa, quella di Napoli. A domani.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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