Somma, «Dono 1 euro per i poveri». Ma la raccolta fondi non c’è: negozio sfasciato

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SOMMA LOMBARDO – Dalla donazione per i più bisognosi, all’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. E’ questo l’imprevedibile epilogo di un gesto di carità che ha visto protagonista un 46enne di origine marocchina, con precedenti, e il personale di un negozio di una grande catena per la vendita di scarpe di Somma Lombardo nel pomeriggio di sabato 12 dicembre. 

Non c’era alcuna raccolta fondi

La sintesi è presto fatta. Il 46enne ha palesato alla cassiera del negozio l’intenzione di devolvere un euro per i più bisognosi. La cassiera, ringraziando l’uomo per il buon cuore, ha spiegato al cliente che quell’euro non lo potevano accettare per il semplice fatto che il negozio non aveva attivato alcuna iniziativa benefica. Sarebbe stata una donazione a perdere che non poteva essere accettata per ragioni piuttosto ovvie. Ragioni che, però, così ovvie non sono apparse al 46enne. Nemmeno quando il direttore del punto vendita ha suggerito al cliente di recarsi nel vicino fast food dove, al contrario, una raccolta fondi per i bisognosi era stata attivata e quindi lì avrebbe potuto donare quanto desiderava.

Direttore aggredito, negozio danneggiato

A quel punto il cliente, forse offeso da un rifiuto che, al contrario, avrebbe visto il personale del negozio accettare denaro non dovuto con tutte le conseguenze del caso, ha dato in escandescenza. Aggredendo e malmenando il malcapitato direttore e mettendo il negozio a soqquadro. Tanto da costringere il personale a chiamare il 112 per placarne la furia: sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione cittadina, con il supporto della polizia e un’ambulanza. Anche davanti ai militari il 46enne ha proseguito nella violenta sfuriata, tanto da far scattare, d’intesa con il pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

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