Niente vincoli e problemi accumulati. Ecco perché Somma vuole demolire e ricostruire le Rodari

SOMMA LOMBARDO – «Abbiamo investito in maniera significativa sulle scuole di Somma Lombardo finora. E per il futuro abbiamo ulteriori progetti, già finanziati e in gara». Ci tengono a dirlo, tanto il sindaco Stefano Bellaria quanto l’assessore Edoardo Piantanida Chiesa (Lavori Pubblici): «La sicurezza a scuola di bimbi e ragazzi resta una nostra priorità». E vale anche per le elementari Rodari, che verrebbero abbattute e ricostruite ex novo nel caso arrivassero i fondi del Pnrr. Ipotesi che il consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì) ha chiaramente respinto: «Ci sono scuole più vecchie», ha detto. Quindi, ora, la maggioranza prova a fare chiarezza.

Perché le Rodari?

Perché intervenire sulle Rodari? Intanto, perché «nelle altre scuole ci sono dei vincoli dettati dalla Soprintendenza», sottolinea Bellaria. Il riferimento va alle Milite Ignoto, nella frazione di Mezzana, e alle Macchi. «Hanno entrambe più di settant’anni e quindi sono vincolate sia da un punto di vista storico che architettonico». Un modo per dire che «sarebbe un processo molto più complicato se volessimo abbatterle». Ma non solo. «Le Rodari, nel tempo, hanno subito numerose modifiche: inaugurate nel 1973, già nel 1980 è stato effettuato un primo ampliamento, con una modifica strutturale anche esterna. Poi nel 1988 ce n’è stato un altro». Operazioni che «hanno creato dei problemi, per cui è necessario metterci mano». Inoltre ricorda che, nel caso non arrivassero i fondi del Pnrr per «l’intervento più drastico», ci sarebbero già stanziati i «primi 450mila euro per la sistemazione dell’impianto antincendio e quello sismico».

I lavori sulle scuole

Lo stesso vale per le Milite Ignoto, «con operazioni previste per quest’estate da 500mila euro», aggiunge Piantanida Chiesa. Nello specifico, «per la messa in sicurezza antincendio e sismica». Mentre sulle Macchi, «siamo intervenuti sull’adeguamento antincendio la scorsa estate». Senza dimenticare «i 900mila euro da suddividere in due anni per le medie Da Vinci e il piano di ampliamento dell’asilo Buratti, con la costruzione della mensa». Insomma, «sono diverse le opere pubbliche previste per i prossimi anni».

«Opposizione costruttiva»

«Il bando è stata un’opportunità. Abbiamo voluto partecipare in un’ottica di programmazione, considerando che è sempre necessaria una progettualità. Vuol dire che alle spalle c’è un lavoro che permette di cogliere le occasioni che si presentano», precisano. In ogni caso, «ringraziamo il consigliere Nervo, che permette di approfondire il tema della scuola facendo un’opposizione stimolante. Questo stile per le segnalazioni è rispettoso e costruttivo».

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