SOMMA LOMBARDO – «Sono contrario a questa soluzione, ci sono scuole che avrebbero più bisogno di un intervento». Il consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì) boccia l’ipotesi di abbattere le elementari Rodari e di ricostruirle ex novo. Un piano che la giunta del sindaco Stefano Bellaria vorrebbe concretizzare utilizzando i fondi del Pnrr, messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione attraverso un bando per la sostituzione edilizia di edifici scolastici con le relative aree.
Le scuole
Secondo il progetto del Comune si parla di un piano da quasi 7 milioni di euro. Soldi che Nervo indirizzerebbe su un’altra struttura, in particolare. «Le Milite Ignoto di Mezzana sono più vecchie, da anni si dovrebbe intervenire per sistemarle», sottolinea. Considerando poi che «le Rodari sono già state oggetto di interventi recenti», aggiunge. A questa si aggiungono «altre scuole su cui si dovrebbe mettere mano: le Macchi hanno ancora bisogno di operazioni per essere messe a norma e il Cfp è un cantiere in sospeso da riprendere». Un modo per dire «non so ora quanto serva abbattere una scuola per ricominciare da capo».
Le tempistiche
Ma aldilà della scuola a cui indirizzare i soldi, la preoccupazione di Nervo riguarda le tempistiche. «Un’opera così consistente richiede almeno tre anni», stima. Vero è che i ragazzi sarebbero spostati in strutture temporanee, messe a disposizione per permettere agli alunni di andare avanti con le loro attività. Soluzione che il consigliere di SommaSì accoglie a metà: «Stiamo parlando di una scuola intera, onestamente non credo possa essere una via semplice. Ma sono scelte dell’amministrazione, che prenderà le sue responsabilità». Un’occasione per tornare sul tema dei lavori in città. «I tempi ormai li conosciamo, basta vedere il cimitero del capoluogo, che doveva essere pronto da tempo. Invece si parla di un’opera che è ancora pienamente in corso».