A Cascina Malpensa la sede dei baschi rossi. Voto bipartisan in Provincia

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VARESE – Una base stabile per i Cacciatori dei Carabinieri, ovvero i baschi rossi impegnati nel contrasto dello spaccio nei boschi. L’idea è di recuperare a tale scopo una struttura storica come Cascina Malpensa. La proposta è stata votata all’unanimità nel corso del consiglio provinciale di questa sera, martedì 30 aprile (qui sotto l’intervista al consigliere Barcaro).


Mozioni differenti con un unico scopo

Due mozioni con al centro il medesimo immobile e con lo stesso obiettivo sono state fuse in una e approvate dal consiglio al completo, che dopo un voto come quello sul patrocinio al Pride che ha visto contraria non solo l’opposizione ma anche mezza maggioranza si è invece compattato intorno alla proposta. L’oggetto è Cascina Malpensa, conosciuta anche come Cascina Radetzky, e luogo di importanza storica poiché da lì spiccò il primo volo il CA01 del conte Caproni. Oggi è una struttura fatiscente di cui di tanto in tanto si è parlato di recupero, ma in sostanza non si è mai fatto nulla di concreto. Solo la Sovrintendenza nel 2022 ha messo la struttura sotto vincolo in quanto bene architettonico. Stop. Fino a poche settimane fa quando Alberto Barcaro, in consiglio a Somma Lombardo, presenta una mozione di valorizzazione della cascina culla dell’Aeronautica italiana. Votata a maggioranza.

Lavoro di cucitura

E il testo viene portato in Provincia, ma non viene discusso da solo. La mozione è stata infatti unita ad una presentata dal leghista Sergio Ghiringhelli per l’individuazione di un immobile da destinare ai baschi rossi: una questione su cui sta lavorando da tempo l’onorevole del Carroccio Stefano Candiani. E così con un lavoro politico di cucitura che ha visto l’impegno sia del presidente Magrini che della segreteria provinciale della Lega è stato svincolato il tema del recupero della cascina dall’accordo di programma di Volandia che di questi tempi se pronunciato in zona Villa Recalcati equivale a sollevare un polverone.

Cascina Malpensa in alcune foto concesse al consigliere Barcaro dal prof. ing. Attilio Selvini

Approvato all’unanimità

Un po’ si azzuffano, ma alla fine, con una mano sui bottoni del voto elettronico per approvare e l’altra sul cuore, i consiglieri provinciali possono ottenere il merito di aver espresso la volontà di recuperare un pezzo di storia della nostra terra, ma anche di trovare una soluzione concreta a un importante problema logistico: dare una base stabile ai Cacciatori dei Carabinieri, i baschi rossi da mesi impegnati nella complicata battaglia dello spaccio nei boschi.

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