Cimitero, Fattorie, Aielli. Nervo (SommaSì) : «Cantieri abbandonati. Troppi ritardi»

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SOMMA LOMBARDO – «È inutile promettere nuovi cantieri: uno è ancora a metà, l’altro è stato annunciato e poi abbandonato. Da oltre un anno». Senza giri di parole, il consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì) punta i riflettori sulle opere in corso a Somma Lombardo a cura di Spes, la società municipalizzata del Comune. Due in particolare. Da una parte, l’ampliamento del cimitero del capoluogo. Dall’altra, la riqualificazione del Lascito Aielli. A dare l’appiglio giusto all’ex leghista, oggi unico rappresentante del movimento di Giuseppe Leoni, le recenti rassicurazioni sul recupero delle Fattorie Visconti. Con un punto di vista chiaro: «Prima di avviare un lavoro importante, sarebbe meglio finire quello che è stato iniziato da tempo. E non terminato».

«Prima delle Fattorie, gli altri lavori»

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Alberto Nervo

Da giorni l’attenzione è concentrata sulle Antiche Fattorie Visconti. Il Comitato che porta il nome della storica struttura in piazza D’Armi ha acceso i riflettori sull’iter che dovrebbe finalmente dare il via alla sua messa in sicurezza. A dare un quadro della situazione, proprio Spes, che ha confermato avere un progetto pronto, a cui manca solo un parere della Soprintendenza riguardo un’ala dell’edificio. Una volta ricevuto l’ok, si potrà partire. Bene. Ma per Nervo andrebbe fatto un po’ di ordine prima. «Tutti noi sommesi vogliamo che le Fattorie Visconti possano rinascere il prima possibile. Sono anni che si parla di questo progetto», dice. Ma è anche vero che «abbiamo due cantieri, grossi, aperti da oltre un anno. Il Lascito Aielli è stato ripulito, hanno posizionato un cartello guarda caso poco prima delle elezioni, e poi è stato lasciato lì. Al cimitero non siamo nemmeno a metà». Un modo per dire che «annunciare i lavori è facile, ma poi bisogna farli. A meno che non si voglia lasciarli in sospeso per i prossimi quattro anni e poi terminarli negli ultimi sei mesi di mandato».

I ritardi al cimitero

L’intervento al cimitero del capoluogo è iniziato a metà ottobre dell’anno scorso. L’obiettivo è realizzare 576 colombari, grazie alle sei nuove torri che stanno sorgendo a lato delle quattro già esistenti. Il problema, ora, è dettato dai tempi. L’amministratore delegato di Spes, Massimiliano Albini, all’avvio dei lavori disse: «Dureranno più o meno un anno». Un anno dopo, il cantiere è ancora allestito (nella foto in alto), con un operaio sul posto e un solo piano – dei due previsti – realizzato. Vuol dire che di questo passo ci vorrà un altro anno per vederlo concluso? È proprio quello che Nervo vuole sottolineare: «Spendere altri soldi per sostenere, ora, un progetto importante come le Fattorie Visconti è inutile se non finiamo gli altri».

L’abbandono al Lascito Aielli

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Ancora peggio lo stato di fatto al Lascito Aielli, per il quale il Comune aveva già liberato fino a 900mila euro. E la Fondazione Cariplo era intervenuta con un maxi-contributo da 1 milione 50mila euro. In questo caso, i lavori hanno preso il via addirittura nell’agosto dello scorso anno, con la sistemazione del verde ed eliminando alberi malati e piante in eccesso. Per poi procedere con lo sgombero degli interni. Obiettivo: realizzare la Casa del sociale. A oggi, passando davanti ai cancelli chiusi dell’edificio, non si può non notare l’erba che ha ripreso a crescere, anche se finestre e porte della casa sono aperte. Sulla strada svetta sempre il rendering che offre un assaggio del risultato finale. Quel che basta perché il consigliere di SommaSì metta in evidenza che «sono passati un anno e quattro mesi: è stato iniziato e poi lasciato lì». Una situazione che gli offre la conferma: «Ben venga riqualificare le Fattorie Visconti. Ma c’è altro da finire prima».

Fattorie Visconti di Somma, Spes: «Includere il Comitato non è un atto dovuto»

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