Somma, il consiglio all’unanimità contro l’ipotesi nuova Rsa a Maddalena 

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SOMMA LOMBARDO – Sarà la Fondazione “Il Girasole”, in piena autonomia, a decidere dove costruire la nuova struttura della casa di riposo che attualmente si trova all’interno dell’ospedale Bellini. Ma il consiglio comunale, con un ordine del giorno votato all’unanimità ieri sera 25 maggio in consiglio comunale, ha voluto mandare un messaggio chiaro al presidente Claudio Montagnoli e agli altri componenti del cda, esprimendosi in modo esplicito contro la costruzione della nuova Rsa da 120 posti letto nella frazione di Maddalena, al momento una tra le più ipotesi più accreditate. 

A Maddalena…

L’ordine del giorno, emendato su intesa di tutti i capigruppo per arrivare all’unanimità dei consensi, è stato presentato da Alberto Barcaro (Lega). Fu proprio il suo partito, ormai tredici anni fa, a indicare Maddalena come destinazione. Tra i principali sostenitori il senatore Luigi Peruzzotti, che si espresse a favore in una Commissione Territorio convocata  durante le feste di Natale nel 2009 per poi approvare insieme agli alleati di centrodestra, qualche mese più tardi, la variante al Piano regolatore per l’individuazione di una nuova area Sa per “Servizi e attrezzature sanitarie o assistenziali” sui terreni di via Brugheretta (nella foto in alto). Fu il primo passo concreto e formale per tentare di trovare un’ubicazione alternativa all’ospedale Bellini, da dove il Girasole è costretto ad andarsene entro aprile 2024 in base all’accordo raggiunto con l’Asst Valle Olona. Ma ora che il traguardo è vicino, il centrodestra di oggi (Lega, Fratelli d’Italia e Somma Sì) cambia diametralmente direzione e si allinea al centrosinistra, da sempre contrario all’ipotesi Maddalena. 

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…o in centro? 

L’emendamento, letto in aula da Claudio Brovelli (Sinistra per Somma) e votato insieme agli altri sedici consiglieri comunali presenti, recita testualmente: «Pur nel rispetto dell’autonomia della Fondazione, il consiglio comunale ribadisce l’auspicio che la nuova struttura venga ubicata in un’area dismessa interna al centro abitato, sia per garantire il massimo livello di integrazione con la comunità locale sia per una maggiore adesione alle leggi regionali di rigenerazione urbana e di contenimento di consumo di suolo». La politica sommese chiede insomma che venga riqualificata una delle tante aree dismesse presenti in città. E’ l’assessore all’Urbanistica Francesco Calò (Pd), nel suo intervento, a indicare le possibili alternative: l’ex Lanificio, l’ex Mollificio Garzonio, l’ex Calzificio Ferrerio, l’Ex Buratti di Somma Bassa

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Nella seduta di ieri ha fatto il suo esordio Maria Teresa Pandolfi (nella foto in alto con il sindaco Stefano Bellaria), già consigliere comunale dal 1985 al 1990, prendendo il posto nel gruppo di Somma al Centro occupato  negli ultimo anno e mezzo da Katia Casale che ha rassegnato le dimissioni. 

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